Le maleparole, romanzo di una Catania anni ’60

lemaleparole1Catania, anni Sessanta. Questa l’ambientazione del libro “Le maleparole” (Kowalski, 2008) di Salvo Scibilia. Un romanzo d’esordio per l’autore siciliano in cui si fondono rapidità, intensità e raffinatezza. Una scrittura letteraria, una storia semplice e toccante dove passioni e contraddizioni irrisolte agiscono in tensione costante tra le idealità dell’onestà intellettuale e le pastoie dell’agire mafioso.

La trama. In una Catania anni ’60 Ferdinando Astuti è praticante presso lo studio dell’avvocato Rallo che si dedica anima e corpo all’impegno politico. Le elezioni sono imminenti e al giovane Astuti viene chiesto di scrivere discorsi populisti, destinati a infiammare l’animo degli elettori.

La passione per la bella penne a e l’urgenza di denaro lo spingono tuttavia ad accettare un diverso incarico: il committente è Ignazio Patanè, maturo proprietario terriero, che gli chiede di scrivere la sua biografia. E giorno dopo giorno la penna di Ferdinando disegna la vita di Patanè fino alla scoperta di un segreto che da sempre lega e contrappone Rallo e Patanè, le loro vite, i loro ideali, i loro affetti.

La drammatica fine giunge inattesa e fulminea.

Buono il primo. Scibilia, al suo esordio,  plasma un romanzo compatto per brevità. ritmo e costruzione, forte di una scrittura elegante e precisa che ricorda le più belle pagine di Brancati e Tomasi di Lampedusa. L’aggettivazione è ricca e di tipo classico con un’inflessione dialettale pervasiva ma non invadente.

L’ambiente è il vero protagonista, la cultura di un’epoca passate e di una terra vitale (e vinta), in equilibrio tra l’onore della coscienza, degli idelali e della coerenza e l’onoere rovesciato dal codice della mafia.

Salvo Scibilia nasce a Catania nel 1950 dove si laurea in Scienze Politiche. Copywriter e direttore creativo di Young&Rubicam fino al 2002 e prima ancora in Ogilvy&Mather e Publicis. All’attività di pubblicitario alterna quella di docente di Teoria e tecnica dei mezzi di comunicazione di massa presso l’Università di Catania. “Le maleparole” è il suo primo romanzo.