“Real Life“ di Brookmyre (Meridiano Zero, 2011) è uno di quei thriller che, inizialmente, non ti prende. E’ lento, farraginoso, non si riesce a trovare il bandolo della matassa e sembra troppo caricato nel linguaggio e nelle atmosfere descritte. Eppure, man mano che si va avanti nella lettura, il lettore non riesce a staccare gli occhi da quelle pagine intrise di sangue, violenza, termini spudorati.
noir
La Real Life di Brookmyre
Chi ha ucciso Bambi
Héléna: il bacio della Vedova
L’editore cagliaritano Aìsara prosegue nella meritoria operazione di pubblicare i romanzi di André Héléna, che molti ritengono il padre del noir francese. L’ultimo libro s’intitola “Il bacio della Vedova“, espressione che durante la Rivoluzione Francese significava finire sotto la mannaia della ghigliottina.
La trilogia di Fabio Montale
È già parecchio difficile riprendere la vita reale al termine di un romanzo di Jean-Claude Izzo, figuriamoci dopo aver finito la “Trilogia di Fabio Montale” (E/O 2011) tutto d’un fiato. Lascia un enorme vuoto dentro, come quando si è alle soglie di un addio masticato a lungo. Jean-Claude Izzo non è un semplice scrittore di noir, pur essendo stato a più riprese definito dalla critica come l’inventore del noir mediterraneo, è piuttosto un intellettuale che ha vissuto la sua amata Marsiglia interiorizzandola, citando una cara amica giornalista. Continue reading
Le Stanze nascoste di Derek Raymond
Franchi su Lankelot ha scritto che “Stanze nascoste“, libro di Derek Raymond traduzione per Meridiano Zero di Federica Alba e Pamela Cologna, è “un ibrido tra un memoir, un potente trattato di estetica e genetica del noir e un pamphlet etico-politico.” La definizione plurale rende giustizia di un libro in cui il noir è al centro delle riflessioni però addensate con puntigliosa acribia su argomenti disparati, dai ricordi di famiglia ai ritratti archetipici di figure umane decisive per comprendere l’essenza del noir stesso, e non poche considerazioni sull’asprezza dell’esistenza.
La misteriosa malattia dei diavoli blu: parole e malinconia
…posso sopportare la pioggia cadere su questo mio involucro che ti ostini a chiamare corpo. Non mi dà fastidio. Posso sopportare qualche altra lacrima che ogni tanto lasci semplicemente uscire perché non ho paura di guardarti piangere… di tanto in tanto…”. Sono queste le prime intense parole del libro “La misteriosa malattia dei diavoli blu” (Guida, 2011), di Giovanni Scafoglio che creano subito nel lettore un sussulto emotivo non indifferente, generando sensazioni che si avvertono proprio in modo fisico. Continue reading