“Un segreto non è per sempre“ di Alessia Gazzola (Longanesi 2012) è il sequel del medical thriller L’allieva con il quale l’anno scorso l’autrice, al suo esordio letterario, ha conseguito un notevole successo in Italia (ove sono state pubblicate quattro edizioni per un totale di 60mila copie vendute) ed all’estero (in Francia, Germania, Spagna e Turchia).
Author: Roberto Bisogno
Dove finisce Roma
Ida Maria, giovanissima staffetta della resistenza partigiana, è la protagonista di Dove finisce Roma (Einaudi 2012), esordio narrativo di Paola Soriga, ambientato a Roma, nei giorni immediatamente precedenti il 4 giugno, che segnerà l’arrivo nella Capitale delle truppe americane e la liberazione della città dall’occupazione nazista. Ida la mattina del 30 maggio, in preda alla paura che i fascisti, venuti a conoscenza della sua attività clandestina, la stiano cercando, si rifugia in una cava di pozzolana, sotto il pratone del Quadraro, uno dei quartieri della periferia sud di Roma, che ha accolto fin dagli anni Trenta gli immigrati nella capitale, provenienti da tutta Italia. Un luogo a lei ben noto dal momento che quelle grotte, anni prima le erano stati familiari, “posti di segreti e meraviglie in cui correre ridendo con gli altri del quartiere”. E in questo luogo, rifugio – prigione, ove rimarrà fino all’arrivo degli americani, per giorni percepirà solo “il rumore dei topi ed il suo fiato che a volte si fa forte di paura”. “Con la paura addosso appiccicata” in tutte quelle ore di buio e di immobilità va con il ricordo alla sua infanzia in Sardegna, ai suoi anni a Roma che l’hanno vista crescere e diventare donna, ai suoi amici e a quel ragazzo, Antonio, “che poi chissà dove è nascosto e chissà se la pensa”. Ida, “capelli neri e la pelle di un’oliva”, è nata in un piccolo paese del Campidano e nel 1938 la famiglia la manda a Roma dove già si era trasferita la sorella Agnese, sposata con Francesco, che abita a Centocelle. A Roma incontrerà due vere amiche: Rita, che le porterà nel suo nascondiglio cibo e notizia di quanto sta avvenendo in città, e Micol, una graziosa ragazza ebrea che un giorno sarà costretta a fuggire e che non rivedrà più.
Al di là dei contenuti, il libro ha sorpreso critica e lettori per la sua intensità ed autenticità, per l’efficacia della scrittura e, soprattutto, per la capacità della giovane autrice di comporre, attraverso tante piccole storie private di gente comune, l’affresco di un periodo drammatico della nostra vita recente, facendo emergere il ruolo non secondario svolto dalle donne nel movimento partigiano. Un esordio, quindi, ricco di promesse: forse la narrativa italiana ha trovato una nuova protagonista.
Paola Soriga è nata a Uta, in provincia di Cagliari, nel 1979. Ha studiato letteratura a Pavia, Barcellona e Roma, ove attualmente vive e lavora.
Autore: Paola Soriga
Titolo: Dove finisce Roma
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 15,50
Pagine: 140
Il romanzo di una strage. Piazza Fontana
Il volume “La strage. Il romanzo di Piazza Fontana” di Vito Bruschini (Newton Compton 2012) non è un saggio sugli avvenimenti accaduti a piazza Fontana nel 1969, bensì una storia romanzata che restituisce abbastanza fedelmente, a parere di chi quel periodo l’ha vissuto ed ha ancora un vivo ricordo, l’atmosfera tesa ed impaurita in cui fu avvolto il nostro paese in quell’epoca. L’autore ha optato per la formula del romanzo citando fatti veri e personaggi reali ai quali ha cambiato l’identità, per sentirsi più libero di dare una propria interpretazione degli avvenimenti. Continue reading
Carlo Martini & Ignazio Marino “Credere e conoscere”
Arriva in libreria”Credere e conoscere” di Ignazio Marino e Carlo Maria Martini (Einaudi 2012). Continue reading
“Così è la vita. Imparare a dirsi addio”
Così è la vita. Imparare a dirsi addio di Concita De Gregorio (Einaudi 2011). Vi sono argomenti che pure appartengono alla vita di tutti, che non vengono mai toccati e quasi dimenticati nel nostro conversare quotidiano, ai quali si sfugge, dei veri e propri tabù. İn un’epoca come la nostra in cui dobbiamo tutti apparire giovani o almeno “giovanili”, coprire ventuali defaillances, insomma apparire sempre in forma, la malattia, la fragilità, la nostra decadenza fisica, la vecchiaia, soprattutto la morte sono diventati temi proibiti. Quando raramente siamo costretti a farlo, ne parliamo di nascosto, con un senso vergogna.
“Chi muore, muore di nascosto. Una sottile discrezione diffusa impone che al malato non si dica cosa gli sta accadendo, che chi gli sta attorno faccia finta do non saperlo.” Scrive uno storico, Philippe Ariès: “Nel nostro tempo si è proibito il tema della morte come nel secolo scorso quello del sesso. La contingenza, la finitezza, la fragilità, la sofferenza e la morte, come la sconfitta, come ogni altro tipo di perdita, non fanno parte del quadro mentale dell’uomo occidentale. Sono avvenimenti secondari, estranei. Sono diventati temi proibiti e difficili”.
Su questi argomenti considerati scabrosi si sofferma e riflette Concita De Gregorio in questo suo libro-inchiesta, in cui, per l’appunto, ci conduce, attraverso una serie di brevi racconti, nei luoghi rimossi dai nostri discorsi. Lo fa con la scrittura piacevole e appassionata della giornalista di razza e, soprattutto, con l’intento di dimostrare che la principale via di uscita dal dolore consiste “nell’attraversarlo, nominarlo, domarlo”. Solo così, conclude, riusciremo a trasformarlo in un’occasione di crescita, in un nostro punto di forza.
Concita de Gregorio è nata a Pisa ove si è laureata in Scienze politiche. Ha iniziato la professione giornalistica presso le radio e le televisioni toscane, per poi passare a “Il Tirreno” , il quotidiano livornese per il quale lavorerà per otto anni. Nel 1990 approda a “La Repubblica”, con il quale collabora tuttora dopo una parentesi di tre anni (2008/2011) nei quiali ha diretto “ L’Unità”. Nel 2002 pubblica “Non lavate questo sangue. Diario dei fatti del G8 di Genova” (Mondadori). Seguono nel 2006 “Una madre lo sa” finalista del Premio Bancarella 2007, una raccolta di venti storie di madri e di maternità nelle quali racconta la fatica di essere madre “in un mondo ove non c’è posto per le madri”; “Malamore. Esercizi di resistenza al dolore” (2008) sulla violenza contro le donne e, l’anno scorso, “Un paese senza tempo. Fatti e figure di 20 anni di cronaca italiana” (Il Saggiatore).
Autore: Concita De Gregorio
Titolo: Così è la vita. Imparare a dirsi addio
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 14,50 Euro
Pagine: 118
Il colpo di vento di Collini. Firmato Von Schirach
Ne “Il caso Collini” di Ferdinand Von Schirach (Longanesi 2012), Fabrizio Collini è un italiano immigrato in Germania negli anni Sessanta, pensionato da quattro mesi dopo aver lavorato per trentaquattro anni come operaio. Una sera Collini riesce con un pretesto ad introdursi nella stanza d’albergo di un noto industriale, l’ottantenne Hans Mayer, che uccide a colpi di revolver accanendosi poi con ferocia sul cadavere. Continue reading
In libreria “Ricomincio da te”. Successo per Eloy Moreno
Da alcuni giorni è in libreria il romanzo che nel 2011 e stato in Spagna il “caso editoriale” dell’anno. Ricomincio da te di Eloy Moreno Corbaccio (2012). Continue reading
“Io e Dio. Una guida dei perplessi”
Il volume Io e Dio. Una guida dei perplessi di Vito Mancuso (Garzanti 2011) riprende il tema già oggetto della ricerca sviluppata nella precedente opera ”L’anima e il suo destino”: quale è il senso e il fine della nostra vita? Un interrogativo che l’uomo si pone come essenziale e prioritario sin dai primordi della storia. Intorno a questa domanda si sviluppa il discorso appassionato di Mancuso dal momento che, secondo il teologo, ”rispondere a questa domanda è impossibile senza riflettere sul rapporto tra noi e Dio. E’ una domanda che coinvolge l’intero genere umano ma anche “personale”, perchè riguarda ciascuno di noi e alla quale non ci si deve sottrarre.
Lungo il suo percorso logico, ricco di dottrina e denso di richiami ai filosofi e teologi che nel corso della storia hanno meditato sull’esistenza di Dio, spiega e condivide le ragioni della sua profonda fede in Dio.
“Per me affermare l’esistenza di Dio” scrive Mancuso “significa credere che questa dimensione, invisibile agli occhi ma essenziale al cuore, esista, e sia la casa della giustizia, del bene, della bellezza perfetta, della definitiva realtà”. Ed indica come senso della vita il bene, sintesi della giustizia, verità e bellezza, per il quale i credenti devono operare: un compito di enorme portata, che essi sono chiamati a svolgere con consapevolezza, senza attendere aiuti dall’alto, lottando e soffrendo, se necessario, giorno per giorno lungo tutto l’arco della vita. Occorre, inoltre, superare il dualismo fra lo “scientismo ateo e semplicistico” ed il dogmatismo delle autorità ecclesiastiche. L’esperienza spirituale – sostiene con forza e convinzione l’autore – ha più valore della dottrina ed il primato, quindi, deve essere conferito alla coscienza e non alla dogmatica. Insomma, libertà di coscienza e non cieca obbedienza all’autorità: una tesi che, seppure non nuova, sarà presumibilmente al centro dell’attenzione ed oggetto delle dispute più frequenti nel dibattito che questo libro è destinato ad aprire.
Vito Mancuso è nato a Casate Brianza nel 1962. Dopo gli studi nel Seminario arcivescovile di Milano, viene ordinato sacerdote nel 1986. A distanza di un anno ha chiesto di essere dispensato dalla vita sacerdotale e di dedicarsi solo agli studi teologici. Inizia quindi la sua attività lavorativa in campo editoriale prima presso Piemme, quindi Mondadori e San Paolo. Nel 1996 consegue il terzo e conclusivo grado accademico, il Dottorato, in teologia con il massimo dei voti, con una tesi “Hegel teologo e l’imperdonabile assenza del principedi questo mondo”, pubblicata da Piemme.
Seguono, dal 1997 ad oggi, otto opere, tra le quali ricordiamo. “Dio e l’angelo dell’abisso, ovvero la visione cristiana del mondo” (Città Nuova1997), ”Per amore. Rifondazione della fede” (Mondadori, 2005), ”L’anima e il suo destino” (Raffaello Cortina, 2007), “Disputa su Dio e dintorni” con Corrado Augias (Mondadori, 2009), “La vita autentica” (Raffaello Cortina, 2009), che ha avuto anche un’edizione audio con prefazione di Lucio Dalla (Emons ,2010). Il pubblico più ampio ha impparato a conoscerlo attraverso gli articoli che va pubblicando sul quotidiano “La Repubblica”, che spesso hanno suscitato discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con quelle delle gerarchie vaticane. Attualmente è docente presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano
Autore: Vito Mancuso
Titolo: Io e Dio. Una guida dei perplessi
Editore: Garzanti
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 16,60 Euro
Pagine: 488