Ritratto di un matrimonio

copIl romanzo Ritratto di un matrimonio di Robin Black (Neri Pozza 2015) rappresenta un vivido e reale spaccato di un’unione analizzata sotto tutti punti di vista. Owen Edelman era un autore dalla vena creativa esaurita, che negli ultimi vent’anni aveva scritto cinque libricini eccentrici pubblicati da piccole case editrici, “sostenuti dai critici che li avevano notati e perlopiù evitati dai lettori”. Augusta, denominata Gus, occhi azzurro scuro e lunghi capelli neri, era una pittrice, aveva lasciato Philadelphia con Owen per trasferirsi a vivere in campagna in una fattoria costruita nel 1918, fatiscente ma dal grande fascino. Owen e Gus vivevano in totale solitudine, separati dal resto del mondo “per il quale siamo invisibili”, e per questo erano diventati ormai “un’unica creatura, Owen era me. Io ero lui”. Owen trascorreva le giornate nel granaio tentando di scrivere, perché “la sua prosa era migrata verso un angolo remoto del nostro universo” e quando usciva dal suo rifugio, aveva un’aria afflitta. Gus, procedeva bene con il suo lavoro ma sentiva il dolore di suo marito originato dalla rivelazione della sua avventura amorosa, avvenuta due anni prima durata il tempo di una stagione. “Ogni tanto l’universo insiste nel cambiarti la vita in modi che non sei tu a chiedere”. Augusta aveva avuto una relazione con Bill, padre di una sua allieva, e questa liaison l’aveva aiutata a guarire, a riprendersi non solo dalla morte precoce della sorella ma anche dalla notizia che Owen non poteva generare figli. Quest’ultimo invece non riusciva a riprendersi emotivamente dal tradimento della moglie, quindi era apparso salutare per i coniugi un cambio radicale di scenario. Andare a vivere in quest’affascinante angolo nascosto vicino a un “laghetto perfettamente rotondo”, in cui l’universo testava le più raffinate sfumature di verde, era sembrata la soluzione ideale per ricominciare il loro rapporto in una terra vergine, inesplorata, dove parlare di cose quotidiane, dalla pallida sfumatura grigia, ma innocue. “Buona parte della nostra vita insieme aveva riguardato l’analisi del nostro lavoro, il confronto di creatività diverse, la commiserazione nelle giornate schifose e i festeggiamenti in occasione di un trionfo”. In questa “enclave creativa” si era venuta ad aggiungere Alison Hemmings, pittrice in erba, insegnante di scienze alle superiori in una scuola privata, che aveva affittato la casa di fronte a quella degli Edelman. Anche Alison, che aveva occhi verdi e capelli color argento, era in fuga. Adesso Gus dopo tanto tempo poteva parlare con qualcuno del suo passato. “Nel giro di pochi giorni, il fatto di avere Alison come vicina divenne quasi normale, senza contare che la sua presenza era una novità positiva”.
In Life Drawing, Robin Black ritrae un amore stanco, logorato da lotte, ridotto a brandelli e ricucito insieme in qualche modo. Gus aveva quarantasette anni eppure si sentiva un’anima vecchia e stanca, afflitta da un dolore che dal cuore si propagava fino al cielo, Owen, quasi cinquantenne che sembrava ancora un ragazzo perché magro e con i capelli un po’ troppo lunghi da cadergli sul viso, era diventato l’uomo che sapeva troppo. Impossibile sanare quella ferita che aveva rovinato un matrimonio fino ad allora ritenuto perfetto. “C’è una sola persona che a quarant’anni non abbia realizzato che la felicità è solo un’illusione?”. Nel suo primo riuscito romanzo, l’autrice attraverso Augusta, l’io narrante, descrive con raffinatezza e precisione le inquietudini di una donna e l’equilibrio precario nel quale si crogiola un matrimonio. Owen nel granaio, Gus nel suo studio di pittura, entrambi chiusi e isolati nei loro silenzi pieni di parole mute. “Spesso ci sono due conversazioni che avvengono contemporaneamente, in un matrimonio: quella che si sta facendo e l’altra, silenziosa. A volte non si sa nemmeno quando quest’ultima è cominciata”.

Robin Black ha scritto una raccolta di racconti If I loved you, I would tell you this che è stata finalista al Frank O’Connor Short Story Award. I suoi articoli, racconti e saggi sono apparsi in numerose riviste, tra le quali O: The Oprah Magazine, The New York Times Magazine e The Southern Review. Vive a Filadelfia, con la famiglia.

Ritratto di un matrimonio è tradotto da Chiara Brovelli.
Autore: Robin Black
Titolo: Ritratto di un matrimonio
Editore: Neri Pozza
Pubblicazione: 2015
Prezzo: 16,50 Euro
Pagine: 255