Hiroshima e il nostro senso morale.

Hiroshima e il nostro senso moraleC’è una data che non si può dimenticare ed è quella della mattina del 6 agosto 1945. C’è un’immagine che non riusciamo a toglierci dagli occhi ed è quel fungo di fuoco che s’innalza una città diventata ormai deserto. Hiroshima e il nostro senso morale. Analisi di una decisione drammatica (Guerini e Associati, 2013) di Paolo Agnoli, esperienze in ambito fisico e manageriale, parte proprio da qui, da quella bomba atomica sganciata sulla città giapponese di Hiroshima, prima, e su quella di Nagasaki, dopo, portandosi appresso città e uomini, dolore e disperazione.

L’autore, ambizioso, prova ad entrare non solo all’interno della storia ma nell’intercapedine più difficile, quella del pensiero umano che conduce alle decisioni. 
Fu giusto o sbagliato sganciare quell’ordigno? L’utilizzo delle bombe atomiche che ha devastato il Giappone alla fine della seconda guerra mondiale fu davvero la scelta peggiore che si potesse fare?

Il saggio – ottimamente scritto – è il frutto di un lavoro molto approfondito di un autore si divincola molto bene, grazie ad una lingua accurata e a procedimenti logici che partono da un pensiero laico e razionale che non sembra adombrato di pregiudizi ideologici e politici. Il meccanismo multimediale che troviamo alla base del libro permette di creare continui dibattiti prima con noi stessi poi, idealmente, con l’autore. Con fare “scientifico” si passa dalle ipotesi alle tesi, offrendo continue domande (a cui quasi sempre si riesce a dare risposta) e spunti interessanti

Paolo Agnoli descrive questo intricato percorso che condurrà l’America a prendere questa drammatica decisione come un susseguirsi di scelte tragiche e di dilemmi etici: scoperte scientifiche, innovazioni tecnologiche, dubbi e crisi di coscienza. Gli avvenimenti quindi vengono letti in una chiave prima “utilitaristica”, poi “etica”: quante vite si sono salvate avendo fatto finire la guerra anzitempo; cosa sarebbe successo se non si fosse chiusa velocemente la situazione orientale; quando iniziano le responsabilità dello scienziato e finiscono quelle della politica.

Il saggio si presenta quindi come una voce fuori dal coro, inizialmente fastidiosa (l’argomento trattato ci colpisce troppo lo stomaco) poi interessante, infine incuneante. Ci costringe, infatti, a porci domande e a riflettere su questa e molte altre scelte dell’essere umano.

Il volume si presenta in una veste elegante, arricchita di immagini inedite e non, che è il giusto merito per un testo molto accurato nel resoconto storico, nella bibliografia e nella minuziosa ricerca scientifica.

Paolo Agnoli viene da una lunga esperienza manageriale in aziende di livello nazionale, nelle quali ha curato anche questioni di ricerca e sviluppo. Fisico sperimentale di formazione, si è sempre interessato agli aspetti filosofici della scienza, passione che lo ha spinto a conseguire successivamente una seconda laurea in Filosofia. La sua esperienza professionale e i suoi interessi sulla teoria del comportamento umano, coniugato alla propensione per un’analisi quantitativa dei problemi, lo hanno portato ad essere cofondatore di Pangea Formazione, che fu subito caratterizzata da un approccio rigoroso e coerente nell’analisi delle incertezze nei vari fattori di cui tener conto al momento di prendere decisioni.

Autore: Paolo Agnoli
Titolo: Hiroshima e il nostro senso morale. Analisi di una decisione drammatica<
Editore: Guerini e Associati
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: 21,50 euro
Pagine: 264