Dalla parte del lettore

Dalla parte del lettoreÈ ormai chiaro a molti, se non a tutti, che le nuove opportunità offerte dal mondo digitale stanno lentamente scardinando le tradizionali logiche di interazione con il libro. Sempre più spesso si parla non solo di lettura digitale, ma di una vera e propria fruizione multimediale del testo, che di conseguenza non è più solo e semplice testo. Andrea Parasiliti, con il suo Dalla parte del lettore: Diceria dell’untore tra esegesi e e-book (Baglieri Editrice) si muove in questa direzione, proponendo un interessante sguardo su di uno dei casi letterari ed editoriali più importanti degli ultimi decenni, appunto la Diceria dell’untore di Gesualdo Bufalino.

Esile saggio di ottanta pagine scarse, il lavoro di Parasiliti è però solido e completo: si parte da un’attenta analisi editoriale del caso Bufalino, scrutato nei rapporti tra quest’ultimo, Sciascia e la Sellerio, editore che lanciò la “scommessa” della Diceria nel 1981. Segue un esame critico finemente letterario in cui Parasiliti, con stile e un garbo che svela ben più di un’intima consonanza territoriale con lo scrittore di Comiso, tratteggia in maniera semplice ma non scontata l’«argumentum, il come e il perché» portandoci «dentro» la Diceria.

Dentro e accanto sono appunto termini che ricorrono e che identificano il lavoro di Parasiliti nonché l’intera visione della Diceria qui proposta: se il dentro è quindi un utile e apprezzabile esercizio di esegesi letteraria, l’accanto è riferito a tutta quella serie di memorie, scritti vari e interviste che Bufalino (e Parasiliti) accosta alla Diceria, pensati per chiarirne molti luoghi oscuri e agevolarne la lettura; un consistente apparato che risulta in vere e proprie Istruzioni per l’uso (dal titolo del più importante di tali scritti bufaliniani).

Su questo punto si concentra Parasiliti negli ultimi due capitoli del suo lavoro, come scrive Enrico Elli nella Prefazione i più importanti e innovativi. Non solo propone alcune possibili integrazioni testuali alle Istruzioni per l’uso, bensì avanza l’ipotesi di una lettura “a più dimensioni” della Diceria per (r)accoglierne e svelarne i molteplici e spesso oscuri riferimenti a opere letterarie, musicali, teatrali, cinematografiche, artistiche in genere. Lettura a più dimensioni che trova, secondo Parasiliti, il proprio medium ideale nella multimedialità offerta dall’e-book; sia esso però enhanced, o bookapp, in ogni caso l’e-book “arricchito”, lontano da una semplice riproposizione digitale del testo, statica (pdf) o dinamica (epub).

La sensazione è che la proposta, benché ardua, sia realizzabile; già si conoscono esempi, soprattutto di scuola americana. Dietro il lavoro di Parasiliti campeggia comunque l’ombra letteraria di Bufalino, scrittore che ha «più letto libri che vissuto giorni» e ha dunque riversato questa “usurpazione” lunga una vita nei suoi scritti. La sfida lanciata da Parasiliti è di «smascherare» Bufalino, svelando i molteplici rimandi artistici della sua Diceria dell’untore; questo è un verbo che può dar origine ad alcune perplessità.

Viene in mente qualche collegamento con lo strutturalismo, esorcismo letterario che porta a quella “mortificazione” dell’opera citata anche da Gian Carlo Ferretti. Si può insomma obiettare: svelare i rimandi e le oscurità di un libro è desacralizzarlo, è chiedere spiegazioni al prestigiatore. In realtà nella letteratura tutto è già sotto gli occhi dei singoli lettori, siano essi consapevoli o meno; nel proprio saggio Parasiliti suggerisce, attraverso l’impiego delle nuove tecnologie editoriali, un modo intelligente e affatto svalorizzante affinché tutti i lettori possano vivere più intensamente e chiaramente (e anzi consapevolmente) la magia della scrittura di Bufalino. Chiude il lavoro un’appendice-intervista a Pietrangelo Buttafuoco, direttore dello Stabile di Catania. Poche domande ma sufficienti a farci cogliere un altro riflesso del mondo di Bufalino: un universo con la sua gente, la sua terra e la sua lingua in cui la retorica e il barocco s’intrecciano felicemente e – a sentire il curioso consiglio di Buttafuoco – pericolosamente.

Andrea G.G. Parasiliti è nato a Ragusa nel 1988. Dopo essersi laureato a pieni voti in Lettere Moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha studiato negli Stati Uniti, presso l’Università di New Orleans.  Attualmente, sta approfondendo i suoi studi nel settore dell’editoria presso lo stesso ateneo milanese e collabora con il periodico «Insieme». Su Bufalino ha già pubblicato, a Milano, con EDUCatt (2010).

Autore: Andrea G. Parasiliti
Titolo: Dalla parte del lettore. Diceria dell’untore tra esegesi e e-book
Editore: Baglieri Editrice
Anno: 2012
Pagine: 78
Prezzo: 10 euro

*articolo di Tommaso Oliviero