“Gli accordi del cuore”: intervista a Jan-Philipp Sendker

gli_accordi_del_cuore_bassa_r_Jan-Philipp Sendker torna in Birmania con il suo secondo affascinante libro ambientato nel Paese asiatico, “Gli accordi del cuore” (Neri Pozza 2012). Protagonista, come nel primo “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” è Julia, giovane americana che a New York, dove lavora come avvocato, sente una voce di donna birmana dentro di sé e per capirne le cause torna dal fratellastro che vive in Birmania, scoprendo un’intricata storia d’amore e legami famigliari. Un romanzo da cui traspare la personale storia d’amore dello scrittore tedesco con il Paese asiatico, che ora visita ogni anno e che ha conosciuto per la prima volta nel 1999, quando era corrispondente dall’Asia per la rivista Stern.

“Avevo già visto diversi Paesi asiatici, ma nessuno come la Birmania racconta. Un Paese diverso da tutti gli altri: tutti vanno a piedi, tra bellissime pagode dorate nel tramonto e giovani monaci che giocano in strada. La vita è molto dura, ma i birmani la affrontano con estrema umiltà e non ho mai sentito nessuno lamentarsi”.

In questo libro ricorre spesso la contrapposizione tra Occidente e Oriente e anche tra due modi di pensare. Cosa ti ha dato l’Asia?

In primo luogo il buddhismo: non credo nella reincarnazione, ma leggo libri e frequento i monasteri quando viaggio in Birmania. È una religione che mi affascina molto e credo che molti elementi di questa religione siano stati importanti per la mia vita quotidiana. Sono sempre stato una persona molto razionale, ma in Birmania ho conosciuto un’astrologa, mi ha raccontato cose del mio passato che non poteva sapere. Da allora sono più aperto al soprannaturale, come si vede anche nei miei libri.

Affronti in modo approfondito i legami famigliari, soprattutto tra madre e figlio.

Il tema dei figli “rifiutati” dalla madre, come Thar Thar nel romanzo, è ancora un tabù: il figlio non voluto, spesso con un fratello invece amatissimo dai genitori. Veri drammi nascono da questo affetto non concesso.

Julia prende una decisione molto rapida e impulsiva nel finale del romanzo, che sembra aperto a un seguito. Stai pensando a un seguito?

Quando ho iniziato a scrivere non avevo idea della decisione che Julia avrebbe preso alla fine. Ma poi è diventata un personaggio sempre più importante nella mia mente, come dotata di vita propria: è come se la decisione finale me l’avesse comunicata lei all’ultimo momento. Anche io mi sono chiesto come andrà a finire la storia: l’unico modo che ho per saperlo è continuare a scrivere.

Jan-Philipp Sendker è nato nel 1969 ad Amburgo, ha vissuto negli USA dal 1990 al 1995 e dal 1995 al 1999 è stato corrispondente in Asia per Stern. Ora vive in Germania con la sua famiglia. In Italia ha pubblicato, sempre per Neri Pozza, “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” (2009),
“Il sussurro delle ombre” (2010), e “Gli scherzi del dragone” (2011).

Autore: Jan Philipp Sendker
Titolo: Gli accordi del cuore
Editore: Neri Pozza
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 351
Prezzo: 17 euro