L’uomo e la Roma periferica

ramQuattro racconti dal sapore amaro. Vite allo sbando mai sazie nel toccare il fondo della disperazione. Quattro fotografie che immortalano il lato più nero dell’esistenza umana. Un palcoscenico d’eccellenza, quella Roma di periferia mai così spietata. “RomAmoreMorte” (Enzo Delfino Editore, 2009), libro d’esordio di una giovane casa editrice romana da tenere d’occhio, è tutto questo e non solo.

Un furto in una casa nei pressi di Piazza Bologna, la notte di fine anno, finito in maniera comica e allucinante, al limite del blasfemo; una rivisitazione in chiave moderna e borgatara della storia d’amore per eccellenza, quel “Romeo e Giuliettadi William Shakespeare che tanti innamorati ha commosso e fatto piangere; la vita borderline di un giovane romano che sopravvive in un residence occupato, a contatto con la peggiore feccia dell’umanità, tra furti e stupri di straziante violenza, che pagherà a caro prezzo, perché “nato sotto una cattiva stella“; infine, la storia di un portinaio, aspirante scrittore di gialli, che si ritrova ad essere l’unico sospettato di una serie di delitti avvenuti nel suo palazzo. Sono queste, in sintesi, le trame narrative dei racconti che compongono questa piccola raccolta, i cui autori rispondono ai nomi di Aristos, pseudonimo usato da chissà quale assurdo personaggio, Cristina Del Ferraro, Marco Marsullo e Mauro Petrelli.

Tra tutti, è da considerarsi particolarmente ben riuscito il racconto intitolato Cattiva stella o cattiva posizionedi Mauro Petrelli, forse il miglior prodotto dell’intera raccolta. Attraverso una narrazione cinica e schietta, l’autore descrive un substrato cittadino che fa spavento, in cui si muovono individui senza scrupoli né codici morali, capaci di sopravvivere come ratti, pronti a mordere l’altro, il vicino, l’essere umano più prossimo.

Niente male risulta essere anche il contributo dell’anonimo Aristos, intitolato “Il Portiere“: servendosi di un tecnica narrativa ai limiti del metaracconto, l’autore mette in scena un noir dai tratti inquietanti, capace di coinvolgere il lettore sino al finale a sorpresa, mai del tutto prevedibile.

Senza dubbio da rivedere gli altri due autori. A tratti troppo scontata e non ancora matura sembra essere, infatti, la scrittura di Cristina Del Ferraro, ideatrice del racconto “Fabio e Tamara“. Marco Marsullo, invece, non appare in grado di mantenere le aspettative d’un inizio di racconto molto ben ideato, perdendosi nella parte centrale, ma recuperando in maniera insperata con il finale tragicomico del suo “Confessa, maledetta“.

In definitiva, comunque, RomAmoreMorte” si dimostra essere un esordio editoriale tutto sommato ben riuscito, potenzialmente in grado di regalare discrete soddisfazioni al giovane editore Vincenzo Delfino, bravo nel puntare tutto su quattro esordienti e portando alle stampe un libro in grado di coinvolgere il lettore con momenti di buona scrittura.

Autori: Aristos, Cristina Del Ferraro, Marco Marsullo, Mauro Petrelli
Titolo: RomAmoreMorte
Editore: Enzo Delfino
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 10 euro
Pagine: 94