“Fratelli d’Italia”, inchiesta sulla massoneria

fratelliditaliaQuanto conta oggi la massoneria in Italia? “Fratelli d’Italia” (Rizzoli, 2007) di Ferruccio Pinotti, è il libro-inchiesta sulla massoneria italiana più interessante degli ultimi anni. Documentato, ricco di interviste importanti: dai Gran Maestri a Francesco Cossiga, passando per gli interessi della finanza Vaticana, Sindona, Calvi e le analogie con l’Opus Dei, banchieri, professori universitari.
Scritto dal giornalista Ferruccio Pinotti, raccoglie i testi delle deposizioni di vari ex mafiosi, poi divenuti collaboratori di giustizia, i quali parlano dei rapporti organici tra mafia e massoneria. “Un libro che ricostruisce i giochi di potere che ancora oggi legano malavita, politica, finanza e Vaticano”.

C’è un’ Italia di cui si legge ogni giorno sui giornali, dove la cronaca nera si mescola allo spettacolo, il dibattito politico interseca il costume e lo sport. Ma all’interno di questa Italia visibile ne esiste un’altra, silenziosa e clandestina, meno appariscente, che sui giornali non finisce quasi mai. “L’operato di chi vi appartiene è però determinante nel regolare l’intera vita del nostro Paese, specialmente il suo livello economico-finanziario”. Ed è proprio alla scoperta di questa Italia segreta, di questa comunità massonica, in cui il legame tra “fratelli” appare nodale, che Ferruccio Pinotti ha dedicato il suo libro. Un’indagine sui fatti e sui nomi di chi è gravitato o gravita ancora nell’orbita della massoneria, condotta attraverso interviste esclusive, documenti, atti giudiziari, testimonianze inedite, in un viaggio nelle viscere del potere che è tale nella misura in cui è sconosciuto.

Dall’analisi di Pinotti emergono rapporti, documentati, tra mafia e massoneria risalenti già alla seconda guerra mondiale. Figure  come Frank Gigliotti, massone italo-americano attivo con i servizi segreti statunitensi, si attivò presso la mafia e presso la massoneria siciliana per di creare le condizioni migliori alla conquista del territorio da parte delle truppe alleate.

In ambito finanziario la documentazione giunge sino alla fine del ‘700, quando  Napoleone prese il dominio dell’Italia portando con sè – oltre ai suoi generali che insediò in vari potere di potere, tutti massoni – industriali che erano anche liberi muratori.

“I “Fratelli d’Italia” godono di ottima salute”. Il filo dell’inchiesta del libro cerca di condurre il lettore a comprendere quanto conti davvero la massoneria e come sia strutturata, di chi occupi le posizioni chiave nella politica, nelle banche, nell’industria e nelle istituzioni. Senza nessuno sconto sulla realtà massonica italiana.

Ferruccio Pinotti, giornalista professionista, lavora a L’ Arena, il giornale di Verona e collabora con il Corriere della Sera, l’Espresso e il Sole 24 Ore. Ha lavorato alla CNN-Financial News di New York e collaborato con l’International Herald Tribune. Ha pubblicato “L’unto del Signore”, “Colletti sporchi”, “Olocausto bianco”.

Autore: Ferruccio Pinotti
Titolo: Fratelli d’Italia
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2007
Prezzo: 14 euro
Pagine: 751