Picasso e i suoi amici si incontravano soprattutto di sera, nelle trattorie a basso prezzo di Montmartre, da Vernin o da Azon, i cui padroni continuavano a far credito agli artisti per non perdere tutto. “E il lavoro, come va?”, chiedeva immancabilmente qualcuno. “Mah…”, rispondeva insoddisfatto il pittore ventitreenne, in tuta blu da stagnaio, espadrillas ai piedi e capelli al vento. “Ah! Ah!”, ridacchiava grassamente Apollinaire, mentre la compagna Marie Laurencin lanciava il suo tipico acuto detto “grido del Grande Lama”. Matisse, solenne e profondo, diceva “sì” o “no” a seconda dei momenti, l’importante era intavolare discussioni. Derain approvava, dall’alto dei suoi due metri. Braque preferiva mantenersi sul vago, “Forse che sì, forse che no”; tutto il contrario di Van Dongen, che si dava alle dimostrazioni pratiche esibendo i disegni fatti al Moulin Rouge; o di Max Jacob, pronto a leggere qualche riga dai suoi fogli spiegazzati. Continue reading
Year: 2012
Grandi speranze: dal libro di Dickens al film
Nell’incipit di Grandi speranze di Charles Dickens (Newton Compton 2012) è già contenuta tutta la fascinazione di uno dei più grandi e popolari romanzi dell’autore inglese del quale quest’anno ricorre il bicentenario della nascita. “Poiché il cognome di mio padre era Pirrip, e il mio nome di battesimo Philip, la mia lingua infantile non riuscì mai a ricavare dai due nomi nulla di più lungo o di più esplicito di Pip. Così presi a chiamarmi Pip, e Pip finii per essere chiamato”. Continue reading
Arno Schmidt e una proposta per il teatro
Brand’s Haide di Arno Schmidt (Lavieri, 2011) è un testo, che mi piacerebbe portare all’attenzione dei teatranti e dei registi, di uno scrittore ancora troppo sconosciuto che ha sperimentato una scrittura del/al limite che trascende la pagina scritta. Siamo nella Germania del 1946, Schmidt scampa miracolosamente al peggio e trova rifugio in un piccolo paesino ospite di un’insegnante della scuola locale. Qui comincia delle ricerche su Fouqué, uno scrittore del romanticismo su cui sta scrivendo una biografia. Continue reading
Il romanzo incompiuto di Curzio Malaparte
Il ballo al Kremlino è l’opera incompiuta che avrebbe dovuto concludere con La pelle e Kaputt la trilogia di Curzio Malaparte. Materiale per un romanzo, aggiunge onestamente l’editore. Perché il lavoro è stato ricostruito con acribia filologica ma – al netto di una considerazione generale: Malaparte non è scrittore di trame e intrecci, nemmeno nei libri “finiti” – il volume mostra ancora i segni materiali della costruzione grezza: descrizioni fisiche o psicologiche non del tutto equilibrate rispetto alle scene, caratteri non ancora risolti in situazione (non sempre) – frasi e descrizioni ripetute etc. Nel volume adelphiano la ricostruzione dai vari dattiloscritti è a cura di Raffaella Rodondi, la quale in nota ne ricompila l’iter a partire dal nucleo primitivo, un capitolo “russo” all’interno de La Peste/La Pelle, poi cresciuto per conto suo. Continue reading
“Gli accordi del cuore”: intervista a Jan-Philipp Sendker
Jan-Philipp Sendker torna in Birmania con il suo secondo affascinante libro ambientato nel Paese asiatico, “Gli accordi del cuore” (Neri Pozza 2012). Protagonista, come nel primo “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” è Julia, giovane americana che a New York, dove lavora come avvocato, sente una voce di donna birmana dentro di sé e per capirne le cause torna dal fratellastro che vive in Birmania, scoprendo un’intricata storia d’amore e legami famigliari. Un romanzo da cui traspare la personale storia d’amore dello scrittore tedesco con il Paese asiatico, che ora visita ogni anno e che ha conosciuto per la prima volta nel 1999, quando era corrispondente dall’Asia per la rivista Stern. Continue reading
Il Romanzo comunale di Croppi & Compagno
Romanzo comunale. I segreti dei palazzi del potere di Roma di Umberto Croppi e Giuliano Compagno (Newton Compton 2012). Il libro comprende temi, dati e riflessioni su quello che per gli autori rappresenta uno degli esempi più rilevanti e significativi del degrado della politica a livello degli enti locali, rappresentato dal Comune di Roma. Gli autori ed in particolare Croppi, in qualità di Assessore alla Cultura per oltre due anni e strettissimo collaboratore del Sindaco Alemanno, hanno tutte le carte in regola per raccontare fatti e misfatti della politica romana, avendo avuto l’opportunità di conoscerli e viverli in prima persona. Continue reading
Il peccato: i racconti di Zachar Prilepic
Zachar Prilepic nella raccolta di racconti Il peccato ( Voland 2012) subito confessa la colpa che lo ossessiona: la felicità è leggera…il cuore, invece, pesa…Eravamo due esseri senza cuore”. È il modo per dare al lettore la chiave per penetrare nell’universo in via di disintegrazione che caratterizza non solo lui ma anche gran parte delle gioventù della Russia post-comunista, condannata alla precarietà materiale e morale come nel resto d’Europa. Il rimpianto della felicità perduta, la sensazione, forse illusoria, di esserne sfiorati rende gli individui simili gli uni agli altri nonché le stagioni di una medesima esistenza uguali a se stesse: ed è quest’ombra intermittente, pesante come un rimorso, a fare da sfondo ai dieci racconti del trentasettenne autore russo. Continue reading