Forse non tutti sanno che a New York… (Newton Compton 2017) di Gianfranco Cordara. New York, simbolo dell’”American Dream”, è una delle città più amate dagli italiani. Ogni anno oltre mezzo milione di connazionali visita la Grande Mela, ove è insediata una delle nostre comunità all’estero più attive ed integrate e dove molteplici e significativi sono i segni del ruolo svolto dagli italiani nella storia americana. Sono dell’opinione, tuttavia, che il motivo del successo di questo volume sarà determinato dalla sua originalità, dal suo modo innovativo di raccontare la città, fornendone un ritratto insolito mai scoperto fino in fondo, attraverso personaggi e fatti della sua storia piuttosto che monumenti e paesaggi pur indimenticabili.
L’Autore, seduto con il lettore su di una immaginaria panchina a Washington Square, narra con una frenetica ed appassionante cavalcata una storia – dai primordi fino a diventare la capitale del mondo attraverso le espressioni più diverse della sua cultura – lunga nove millenni. Tanto è il tempo, infatti, trascorso dai più antichi ritrovamenti nell’isola di Manhattan. Tuttavia, i primi abitanti non lasciarono quasi traccia del loro passaggio, probabilmente, secondo gli storici, a causa del riscaldamento della zona e della conseguente estinzione della specie. L’area fu ripopolata intorno a tremila anni fa dai Lenape, un gruppo etnico proveniente dal Canada, con una organizzazione sociale originale per quei tempi: divisione in tribù con forti legami familiari, tutti i beni in comune (assenza, quindi, di proprietà privata), ruoli precisi e distinti fra uomini e donne, gli uni dediti alla caccia e alla costruzione di case e canoe, le altre alla cura della terra, alla raccolta dei frutti, ai lavori di casa. Una vita laboriosa e pacifica che mutò drasticamente con l’arrivo degli “esploratori” europei nel XV° Secolo.
Nel 1524 un italiano, Giovanni da Verrazzano, su incarico del re di Francia Francesco 1°, attraversato l’Atlantico, iniziò ad esplorare la costa orientale dei futuri Usa. Addentratosi nel Pamlico Sound, scoprì una grandissima baia, che confuse per il passaggio verso la Cina: un errore sul quale solo un secolo dopo cartografi e navigatori riuscirono a fare luce. Nell’aprile di quell’anno, passando attraverso i Narrows che vigilavano sull’accesso a Manhattan incontra la tribù dei Lenape. Un contatto breve maproficuo che si conclude con la fondazione di quella che fu chiamata Nouvelle Angouleme, in onore di Francesco 1°.
Giovanni da Verrazzano è entrato così nella storia della città per essere stato il primo europeo a mettere piede nel nucleo storico di New York. Tuttavia, solo nel 1960, dopo che le sue imprese vennero riconsiderate dagli storici, i newyorkesi lo trassero dall’oblio dedicandogli lo spettacolare ponte sull’Hudson che collega Brooklin a Staten Island. Ci siamo soffermati su questa storia, generalmente ignorata, che è solo una delle tante poco conosciute raccontate nel libro, ricco di fatti inediti, curiosità, aneddoti storici e descrizione di luoghi sconosciuti, talvolta misteriosi che offrono al lettore con una scrittura piacevole e colta un ritratto insolito della Grande Mela.
Gianfranco Cordara vive negli Stati Uniti dove si occupa di editoria e digital media. Giornalista e sceneggiatore, nel corso degli anni si è dedicato alla scrittura creativa come autore di fumetti, cartoni animati, fiction televisive e saggi. È docente di scrittura creativa presso l’Università Cattolica di Milano. Forse non tutti sanno che a New York… è il suo terzo libro su New York, dopo 101 cose da fare a New York almeno una volta nella vita e Misteri, segreti e storie insolite di New York tutti pubblicati dalla Newton Compton.
Autore: Gianfranco Cordara
Titolo: Forse non tutti sanno che a New York…
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 10 euro
Pagine: 288