La storia di tre generazioni di Whitshank è al centro di Una spola di filo blu scritto da Anne Tyler (Guanda 2015), ventesimo romanzo della grande autrice americana. La grande e accogliente casa in Bouton Streat a Baltimora aveva visto nascere, crescere e diventare adulti i quattro figli di Red e Abby Whitshank: Amanda, avvocato, Jeannie, classica madre di famiglia, Denny, ragazzo difficile e Douglas soprannominato Stem. Red, scuro e magro, aveva ereditato dal padre Junior l’azienda di costruzioni, sua moglie Abby, una donna robusta e solida era stata assistente sociale negli anni Sessanta pieni di promesse e successive delusioni. In fondo non c’era nulla di particolare nei Whitshank, nessuno di loro era famoso, nessuno vantava un’intelligenza eccezionale e come aspetto erano nella media, ma “come gran parte delle famiglie, credevano di essere speciali”. Andavano molto fieri, per esempio, delle loro capacità di aggiustare gli oggetti. “Avevano tutti ereditato l’allergia di Junior all’ostentazione ed erano convinti di avere più gusto rispetto al resto del mondo”. Jurvis Roy (Junior) Whitshank, falegname molto apprezzato a Baltimora per l’abilità e il gusto, era sceso dai monti Appalachi nel 1926. Grazie alla sua mentalità imprenditoriale Junior in poco tempo aveva creato la Whitshank Construction Co. L’uomo si era sposato con Linnie Mae Inman dalla quale aveva avuto due figli, l’ambiziosa Merrick e il gentile Redcliffe. Poi Junior nel 1936 si era innamorato di una casa, anzi del progetto di un architetto che il signor Ernst Brill, un produttore di tessuti di Baltimora, aveva srotolato mentre si trovava davanti al terreno dove lui e Junior si erano dati appuntamento. Non era imponente ma era una casa di famiglia: finestre alte, un camino di pietra, una finestrella semicircolare sopra la porta. Ma il pezzo forte era lo splendido portico che prendeva tutta la facciata. Sedotto da quella visione, Junior aveva accettato di costruire la casa dei suoi sogni nella quale sarebbe andato a vivere come proprietario solo nel 1942, trasferendosi dal modesto quartiere di Hampden in quello elegante di Baltimora. “Aspettavo il mio momento, stavo solo aspettando il mio momento, tutto qui”. I Whitshank erano una famiglia recente, con un passato troppo breve, “Red era cresciuto in quella casa come in Paradiso” e grazie a quell’abitazione Merrick aveva potuto sposare un rampollo dell’alta società di Baltimora strappandolo alla sua migliore amica. “Nella famiglia Whitshank c’erano due storie che si tramandavano da generazioni…”.
L’autrice di A Spool of Blue Red tesse una trama mettendo al centro una serie di personaggi indimenticabili quanto originali. Denny era il figlio indecifrabile dei Whitshank, tanto generoso quanto “terribilmente silenzioso”, il più attraente della nidiata. Sua madre Abby, la quale aveva deciso che al suo funerale avrebbero dovuto suonare Good Vibrations, voleva che nella sua famiglia fossero tutti felici, infatti il clan sembrava unito e compatto eppure Denny si teneva ai margini come una sorta di caso umano. Segreti, bugie, omissioni, drammi che si celano all’interno della casa costruita tanti anni prima dal patriarca Junior, danno a questo romanzo un respiro epico, insolito nella produzione letteraria della Tyler, autrice cult della letteratura USA, che ambienta le sue storie di straordinaria quotidianità a Baltimora, nello Stato del Maryland, dove vive. “Un’altra delle loro peculiarità era fingere che tutto fosse a posto. O forse non era affatto una peculiarità. Forse era solo un’ulteriore dimostrazione che i Whitshank non erano per nulla speciali, da nessun punto di vista”.

Anne Tyler è nata nel 1941 e vive a Baltimora, nel Maryland. Vincitrice del Premio Pulitzer nel l988 con Lezioni di respiro, è membro della American Academy of Arts and Letters. Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda.
Una spola di filo blu è tradotto da Laura Pignatti.

Autore: Anne Tyler
Titolo: Una spola di filo blu
Editore: Guanda
Pubblicazione: 2015
Prezzo: 18,50 Euro
Pagine: 391