Andare a piedi. Filosofia del camminare

Andare a piedi. Filosofia del camminare.Camminare, a differenza dello sport, non ha a che fare con regole e competizione: fondamentale conquista dei primi anni di vita, col tempo diventa una pratica accessibile a tutti, economica, che non richiede particolari doti o allenamenti. Sono sufficienti, oltre a gambe e piedi, la voglia di camminare, una strada da percorrere e il tempo per farlo.

Forse, anche per questo conta un numero sempre più alto di “adepti” che, giorno dopo giorno, godono dei benefici: salute fisica, benessere mentale e un rinnovato rapporto con noi stessi, con gli altri e con l’ambiente che ci circonda.

Però, secondo Frédéric Gros, docente di Filosofia all’Università di Parigi XII e all’Istituto di Studi Politici di Parigi, esperto dell’opera di Michel Foucault e grande appassionato della camminata, si tratta anche di un atto filosofico, oltre che di un esercizio spirituale. Egli espone la sua teoria in un volume dalla veste grafica colorata ed accattivante, pubblicato da Garzanti, dal titolo Andare a piedi. Filosofia del camminare.

Spaziando dal pellegrinaggio al vagabondaggio, dall’andare a zonzo alla fuga fino al semplice passeggiare, l’autore ci offre, su questo tema, un interessante quanto singolare excursus fra letteratura, storia, filosofia e religione: particolarmente interessante è il punto di vista su grandi e tenaci comminatori illustri – Nietzsche, Rimbaud, Rousseau, Thoreau, Nerval, Kant e Gandhi – e il loro modo di intendere questa pratica.

Ma le riflessioni non finiscono qui: come non soffermarsi sulla sensazione di libertà, di solitudine, di isolamento, di contatto con il suolo e con la natura, di rigenerazione e di energia che il camminare è in grado di trasmettere?

E, soprattutto, sostiene Gros, con la regolarità della cadenza e la lentezza della marcia, si vive di più. Non nel senso che la durata della nostra vita si allunga (anche se gli aspetti salutistici non sono da sottovalutare), ma nel senso che il tempo,  prendendo un respiro più ampio, viene rallentato.

Sul retro della copertina si legge: “Un libro per chi è già in cammino (e per chi non è ancora partito). Un libro per chi vuole arrivare a destinazione (e per chi preferisce godere del tragitto). Un libro per chi si impone una disciplina (e per chi vuole respirare libertà). L’unico “problema” è che, per leggerlo, ci si deve fermare almeno un momento!

Frédéric Gros è docente di Filosofia all’Università di Parigi-XII e all’Istituto di Studi Politici di Parigi. Si è occupato di storia della psichiatria, di filosofia del diritto e del pensiero occidentale sulla guerra. Studioso ed esperto dell’opera di Michel Foucault, ha curato l’edizione degli ultimi corsi da lui tenuti al Collège de France. Naturalmente, camminare è una delle sue passioni. Uscito in Francia nel 2009 e divenuto un sorprendente bestseller, Andare a piedi è in corso di pubblicazione in sei paesi.

Autore: Frederic Gros
Titolo: Andare a piedi. Filosofia del camminare
Editore: Garzanti
Anno: 2013
Pagine: 232
Prezzo: 14,90 euro

*articolo di Lidia Gualdoni