Camilleri & Montalbano al top della classifica

una-voce-di-notteNel ventesimo libro della serie dedicata al commissario Montalbano “Una voce di notte” (Sellerio 2012) di Andrea Camilleri, era stata appunto “’na voci di notti, anonima a parlari con lui che avrebbe potuto essiri benissimo quella della stissa sò coscienza” a portare alla soluzione del rebus questo antieroe dei nostri tempi.

Era ’na giustifacazioni tanticchia tirata, tanticchia ipocrita, certo. No, avrebbi fatto quello che aviva addeciso. E se aviva funzionato ’na prima volta, avrebbi funzionato macari la secunna”.

Nel giorno del suo cinquantottesimo compleanno Salvo si “arrisbiglia” alle sei e mezzo del mattino “arriposato, frisco, e perfettamente lucido di testa”. Il cielo è sereno anzi “cilestre con qualichi nuvoletta bianca che pareva pittata da un pittori dilettanti e mittura lì per fare billizza” e il mare che si osserva dalla verandina di casa Montalbano a Marinella è calmo. Una giornata anonima, mancante di carattere, almeno così parrebbe al commissario. Basta però aprire la porta finestra, incontrare il signor Puccio, “il solito piscatori matutino” che offre a Salvo un grosso polipo dai lunghi tentacoli per intuire forse la piega che sta per prendere questa mattina. La notte precedente in un supermercato di Vigàta è stato sottratto l’incasso senza segni di effrazione. Il direttore Borsellino “un cinquantino sicco sicco, senza un capillo ‘n testa” appare “nirbusissimo” e frastornato, sottoposto al fuoco di fila delle domande di Mimì Augello e di Montalbano.

Il giorno dopo Borsellino viene trovato impiccato nel suo ufficio. Suicidio o messinscena? Subito Montalbano si fa “pirsuaso” che è tutto da ricollegarsi al fatto che il morto “era stato assunto dalla società del supermercato su sollecitazione dell’onorevole Mongibello” ex liberale, ex democristiano ora eletto nel partito di maggioranza ma soprattutto avvocato di fiducia della famiglia mafiosa dei Cuffaro. Quasi contemporaneamente in un appartamento di Vigàta viene trovato il cadavere di una ragazza Mariangela Carlesimo fidanzata con l”automobilista pazzo” Giovanni Strangio, figlio di Michele, Presidente della Provincia. Il giovane però apparentemente ha un alibi di ferro. Questa volta Montalbano deve combattere su quattro fronti “uno, la sdilinquenza comuni; dù, gli omicidi occasionali, tri, la mafia, quattro, i deputati collusi con la mafia”. Attenzione commissario, “chi tocca i fili, muore”, come gli ricorda il fido Fazio. Qualcuno vuole attribuire a Montalbano la responsabilità morale del suicidio Borsellino. Il poliziotto non è preoccupato per la sua carriera ma Salvo si rende conto che sempre meno riesce a controllare lo sdegno “che gli viniva provocato dall’appoggio, cchiù o meno scoperto, che un certo potere politico dava, attraverso deputati e senatori collusi, alla mafia”. Riuscirà Montalbano ad avere la meglio contro Il mulino a vento (1930) di Giulio D’Anna raffigurato nella copertina del volume?

Montalbano è più arrabbiato perché alcune cose lo indispongono”, ha ammesso in una recente intervista lo stesso Camilleri in questa indagine che ha portato subito come da copione il grande scrittore siciliano e il commissario più amato e stimato dagli italiani al top della classifica generale dei libri più venduti. “Sono stato fottuto da Montalbano, ho con lui un rapporto di amore e odio”. In queste due storie che si intrecciano come avviene sempre nei romanzi di Camilleri, l’autore compie una spietata critica nei confronti dei giornalisti di regime i quali d’istinto servono il potere “sono diventati in Italia una vera e propria epidemia…” sbeffeggiando la figura di Pippo Ragonese “con la facci sempre più a culo di gaddrina” opinionista principe di Televigata e nemico giurato di Montalbano. “… le televisioni e i giornalisti erano accorruti come le moschi al feto della cacca”. In questo romanzo scritto alcuni anni fa il dialetto siciliano è ancora più accentuato perché per Camilleri il dialetto rappresenta una ricchezza. “Catarella parla come i pupari e un po’ come un attendente di mio padre”.

Nelle note finali del libro lo scrittore precisa che “nomi di personaggi e di società, situazioni, ambienti, sono frutto della mia fantasia” ma il Maestro Camilleri ha recentemente confessato che “tutti i Montalbano nascono da fatti di cronaca nera che io stravolgo fino a renderli irriconoscibili. Per Una voce di notte l’imput me l’ha data una storia accaduta in una regione italiana in cui un figlio si è assunto la colpa del padre”.

Andrea Camilleri è nato il 6 Settembre del 1925 a Porto Empedocle, vive da molti anni a Roma ed è regista e sceneggiatore di teatro, televisione e radio. Con La stagione della caccia (Sellerio1994) inizia il suo successo letterario che esploderà nello stesso anno con La forma dell’acqua, primo romanzo dedicato al Commissario Montalbano. Da allora il successo si amplia e diventa un autore best-seller con quasi 70mila copie vendute. Oltre ai romanzi dedicati al Commissario Montalbano, ha pubblicato Il Re di Girgenti (Sellerio 2001), La presa di Macallè (Sellerio 2003), Le pecore e il pastore e Maruzza Musumeci (Sellerio 2007), Il casellante (Sellerio 2008), Il sonaglio (Sellerio 2009). Pubblicato nel 2009 anche il romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele Sparacino (Rizzoli) e La danza del gabbiano (Sellerio). Altri romanzi pubblicati Il nipote del negus, La caccia al tesoro, Il sorriso di Angelica (Sellerio 2010), Acqua in bocca scritto con Carlo Lucarelli (Minimum Fax 2010). Gran Circo Taddei e altre storie di Vigata (Sellerio 2011), Il diavolo, certamente (Mondadori 2012), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigata (Sellerio 2012), Dentro il labirinto (Skira 2012). In edizione Sellerio dal 1994 a oggi ha venduto 16 milioni di copie tradotte in oltre 30 lingue in tutto il mondo. Attualmente la media delle prime tirature per la serie Montalbano è di 450mila copie, 250mila per i romanzi storici. La serie tv Il commissario Montalbano tratta dai romanzi di Andrea Camilleri protagonista Luca Zingaretti per la regia di Alberto Sironi in onda su Rai 1 dal 1998 ha raggiunto livelli record di ascolto.

Autore: Andrea Camilleri

Titolo: Una voce di notte

Editore: Sellerio

Anno di pubblicazione: 2012

Prezzo: 14 euro

Pagine: 267