Per Emil, il Vangelo del cavolo

vangelo-del-cavoloQuattordici brevi racconti, istantanee di vite più o meno realistiche, che inducono il lettore a dare uno sguardo ironico sul presente e sulla de-personalizzazione del mondo contemporaneo. Vangelo del cavolo (Emil, 2010) è l’eretico titolo della raccolta di Edoardo Monti, al suo esordio narrativo. Un vangelo che non illustra né una parola rivelata, né una ricerca del divino, bensì persone comuni che tentano di riappropriarsi della propria umanità, proprio quando quest’ultima sembra sparire.

Crisi generazionale, precariato, disoccupazione, mancanza di futuro per i giovani. Quante volte accendendo la tv o leggendo un giornale vi è capitato di incontrare queste parole? Ma quante volte, a meno che non lo viviate sulla vostra pelle vi è capitato di pensare, che dietro a dati, numeri e statistiche ci sono delle persone?

Ecco che Edorardo Monti con Vangelo del cavolo dà un volto ad alcune di queste persone: c’è la ragazza quasi trentenne alle prese con l’ennesimo lavoro, che la costringe a raggirare la gente per vendere abbonamenti alle riviste, c’è il giovane scrittore ingannato dalle facili promesse degli editori a pagamento, c’è una ‘Civiltà delle lauree’, con l’assurdo di un idraulico che non può esercitare perché non ha il titolo in Scienze del sapere idrico e poi c’è una generazione di ‘sterili’, che i figli non li vogliono più, per non costringerli a vivere in un mondo come il nostro, dove anche le fatiche sono diventate inutili.

Tra l’ironico e il surreale, l’autore ci racconta un’umanità sofferente, in crisi non solo con se stessa, ma con tutte le certezze con cui è cresciuta: il lavoro, l’amore, la famiglia e la religione. Così nulla vieta a una donna cattolica di tradire il marito, pur di convincerlo ad avere un figlio, né a uno stimato direttore di banca di frequentare una prostituta. Non tutto è perduto, però: «Verrà, dovrà, arrivare, una grande idea. Quella che sognano tutti dopo la fine delle ideologie. […] Sarà un qualcosa, che chi lo inventa saprà che è niente, e non ha sostanza. Ma per tutti – tutti noi – sarà prezioso come poco altro».

Se, quindi, nei racconti predominano il disincanto e la disillusione, Monti lascia la porta aperta alla speranza: non solo quella per cui l’umanità si riappropri di ‘valori sani’ che sembrano essere spariti nel nulla, ma anche quella di poter realizzare i propri sogni. Così chiude con un appello: aiutatemi a diventare uno scrittore, perché un domani io possa dire ai giovani : «Quello che sogni, se tu vuoi, lo potrai ottenere».

Edoardo Monti è nato a Rieti nel 1977, e attualmente vive a Roma. Tra i suoi libri già pubblicati ricordiamo Poema crudele (Sovera, 2004). Vangelo del Cavolo è la sua prima opera di narrativa.

Autore: Edoardo Monti
Titolo: Vangelo del cavolo
Editore: Emil
Anno: 2010
Pagine: 86
Prezzo: 14 Euro