Libreria Manzoni di Roma. Intervista a Stefania Lisi

libreria-manzoni-romaLa famiglia Lisi gestisce la libreria Manzoni da quasi cinquant’anni sempre in Viale Parioli nell’ambiente ampliato e rinnovato qualche anno fa. Tradizione e innovazione sono i punti cardine della libreria che offre volumi sia per chi ama leggere, sia per chi studia. Infatti, si possono trovare o ordinare libri scolastici e testi universitari per scuole di ogni ordine e grado e per qualsiasi facoltà universitaria.

Negli scaffali del negozio si possono consultare oltre alle ultime novità, libri di narrativa, di saggistica, d’arte, affascinanti guide turistiche, insomma una vasta selezione per accontentare i palati più esigenti. Non manca uno spazio riservato alla letteratura per l’infanzia. Stefania affiancata dal marito e dalla figlia, e siamo già alla terza generazione, accoglie i clienti offrendo la sua consulenza grazie alla competenza acquisita sul campo.

Signora Stefania, in quale anno è stata inaugurata la Libreria Manzoni?
“La Libreria ha aperto la sua sede su Viale Parioli nel 1963. Subito è diventata la libreria del quartiere, unico richiamo per gli amanti del sapere di ogni età. Tutto però ha avuto inizio nel lontano 1948 all’interno dell’Istituto San Gabriele, in un piccolo spazio vicino alla portineria, merito dell’intuito di Fratel Angelo, del Prof. Ciro Galassi e di mio padre Alfredo. Più che una libreria era uno sportello il cui nome derivava da una piccola Casa Editrice la A. Manzoni creata da alcuni docenti nel 1943 per supplire alle carenze del settore nei duri anni della II Guerra Mondiale. La libreria nacque quindi come servizio per le esigenze d’acquisto degli studenti, non c’era spazio per consultare, sfogliare o scegliere libri… Per quanto mi riguarda, dopo aver terminato il Liceo Scientifico, mi sono iscritta alla Facoltà di Architettura che alcuni eventi mi hanno portato a lasciare, per cui ho trovato opportuno unirmi alla famiglia nel negozio della libreria. Un po’ c’era la necessità di aiutarli e poi perché per me è un piacere leggere, vendere libri, incontrare le persone… Inoltre non dimentichiamo che chi compra acquista cultura, stimolando la fantasia per incontrare in silenzio il mondo.”

Minimum Fax, Fazi, Fandango, Nottetempo e Newton Compton. Alcuni titoli di case editrici romane sono stati e sono finalisti ai più importanti premi letterari come il Premio Strega. Che cosa ne pensa?
“Queste case editrici a parte forse la Newton Compton, sono case editrici giovani rispetto alle altre. Hanno tutte bisogno di avere il loro spazio e quindi è giusto che i loro autori siano presentati nei più importanti premi letterari. Noi librai non siamo certo quelli che comandano. Gli autori sono proposti dalle case editrici che poi a loro volta decidono l’andamento del mercato, anche i lettori ovviamente. Bisogna vedere un attimo le considerazioni.”

Ci tolga una curiosità, la libreria annovera tra i Suoi clienti scrittori famosi?
“La nostra libreria è situata in un quartiere, dove abitano autori più o meno famosi, scrittori moderni o quelli che ormai abbiamo annoverato. Pietro Citati, Emanuele Trevi, Momi Ovadia, Corrado Augias, Enrico Vaime, Margaret Mazzantini e Niccolò Ammanniti che a me piace moltissimo. Molti altri di passaggio che noi vediamo e riconosciamo…”

In che cosa siete diversi dalle grandi catene di librerie?
“Siamo diversi perché riusciamo a porgere ai clienti un’immediata disponibilità per chi desidera essere consigliato, affiancato e sostenuto. Qualche anno fa il locale si è ampliato, non solo per dare più spazio ai libri ma soprattutto per rendere al meglio l’incontro tra librario e lettore e agevolare la guida all’informazione. Secondo me nelle grandi catene il rapporto col cliente è più freddo, distaccato: essendo uno spazio molto grande non può esserci qualcuno che stia sempre vicino al cliente.”

Ci può tracciare una breve panoramica su quali sono i vostri clienti tipo e quali sono i libri più venduti?
“La maggior parte della clientela che frequenta la nostra libreria è a mio avviso più femminile, la quale quando viene da noi o già sa quello che desidera o aspetta che noi possiamo consigliare qualcosa, dirimere qualche dubbio. Signore che prediligono le biografie, i romanzi storici. Per quanto riguarda il pubblico giovanile è una dura lotta! Ci sono i giovani impegnati che sanno quello che vogliono e ci sono quei ragazzi che vogliono essere un po’ guidati, stimolati, che aspettano che ci sia qualche libro che sia adatto ai loro gusti. Trovare qualcosa che li stimoli, che faccia loro scoprire un mondo meraviglioso come quello della lettura. Da quando è scoppiato il fenomeno Harry Potter si è venuta a creare quella letteratura fantasy che ha contribuito a stimolare la fantasia dei giovani lettori. Questo è importante. Annoveriamo come clienti tanti piccoli lettori, la letteratura per l’infanzia è diventata una cosa fantastica, vi sono dei libri stupendi, per cui lì trovi un mondo che all’epoca mia non esisteva. Secondo la mia esperienza sul campo i libri più venduti sono i romanzi gialli, per esempio l’attuale Forza bruta di Andy McNabb (Longanesi 2011), i romanzi tra i quali ora Libertà di Jonathan Franzen (Einaudi 2011), volumi di storia e saggi.”

Pensiamo sia un privilegio lavorare al servizio della cultura e da questo Suo osservatorio come vede gli italiani come lettori?
“Gli italiani non sono dei grandi lettori, andrebbero stimolati. Per esempio la televisione può fungere da aiuto, quando sono presentati dei libri, si apre la curiosità “ne hanno parlato da Fazio…”. Importantissimi sono inoltre i programmi specifici dedicati ai libri. C’è da dire che bisognerebbe cominciare a frequentare le librerie molto presto, in giovane età, perché in questo modo il cervello entra in funzione prima, quindi la libreria è la bottega della mente. Alcuni libri in effetti costano un po’ troppo, anche per questo motivo i lettori italiani leggono meno rispetto alla media europea.”

Qual è il Suo autore preferito?
“Non c’è un autore preferito in particolare. Prediligo di solito gli autori italiani, perché nelle loro tematiche li sento più vicini al mio modo di pensare, però se vogliamo parlare di un autore straniero sicuramente scelgo Georges Simenon e non dico altro…”

Le vetrine della libreria si affacciano su viale Parioli. Secondo Lei quanto è cambiato il quartiere rispetto agli anni Sessanta/Settanta?
“In quegli anni io crescevo, quindi probabilmente tante cose non le vedevo con gli stessi occhi di oggi, però se proprio volessi esprimermi per dare un giudizio, sicuramente direi che oggi come oggi viale Parioli veste un abito che non gli si addice.”

Libreria Manzoni
Viale Parioli, 16 I – 16 L
00197 Roma
Tel. 06/8078547
http://www.libreriamanzoni.it