“Drood”, i misteri di Charles Dickens

droodI fan di Dickens lo ameranno, e gli altri pure. Perché Drood” di Dan Simmons (Elliot 2010), è un romanzo appassionante, degno dell’Ottocento anche se scritto da un autore americano 62enne, da centellinare, con una trama fitta e innumerevoli personaggi. Di cui due d’eccezione: protagonisti del libro, in un’accoppiata del genere Sherlock Holmes e Watson, sono infatti lo stesso Charles Dickens e il suo amico-rivale Wilkie Collins, voce narrante del romanzo, anche lui grande scrittore, afflitto dalla gotta e oppio-dipendente.

La storia parte dalla fine, con il grande enigma dell’opera dello scrittore inglese, il suo ultimo romanzo rimasto incompiuto, “Il mistero di Edwin Drood”: nel libro di Simmons, Dickens – l’ “inimitabile”, come lo chiama Collins con un velo di ironia – rimane coinvolto in un tremendo incidente ferroviario, durante il quale, tra feriti e cadaveri, incontra uno strano personaggio pallido e vestito di nero, che si presenta come Drood prima di volatilizzarsi nel nulla. La scena poi continua a Londra, tra fumerie d’oppio clandestine, città sotterranee, un poliziotto che ricatta Collins per spiare lo stesso Dickens, nel frattempo impegnato nella sua caccia a Drood, che si dice abbia origini egiziane, abiti nel labirinto sotterraneo di Londra e abbia commesso centinaia di delitti.

L’Ispettore Field lo insegue per catturarlo, Dickens per carpirne i trucchi nella pratica del mesmerismo. Fino al finale, decisamente a sorpresa, in perfetto stile Dickens.

Ma quello che incanta di Drood è anche l’atmosfera della Londra vittoriana, fatta di cimiteri avvolti nella nebbia, figure nere in vicoli deserti, i bassifondi di WhiteChapel e la sua umanità bisbigliante e disperata di prostitute, ladri, bordelli, fumerie d’oppio, luci fioche a illuminare la miseria. E poi case signorili, pranzi di Natale e salotti con il camino acceso.

E’ il mondo di Dickens
, che qui torna ricreato perfettamente da Simmons, a fare da cornice a una storia che dei romanzi di Dickens ha molti dei pregi e anche qualche difetto: un po’ di pagine di troppo e lunghe digressioni che rischiano di far perdere il filo. Ma ha il merito di appassionare il lettore e farlo rimanere incollato alle pagine, oltre a offrire un ritratto indimenticabile di uno dei più grandi scrittori di sempre, che qui vediamo alle prese con le sue manie e difetti, la sua intelligenza straripante e persino i suoi problemi amorosi.

E fa venir voglia di leggere e rileggere tutti i suoi libri, per finire, magari, con “Il mistero di Edwin Drood”.

Dan Simmons, nato a Peoria (illinois) nel 1948, è autore di molti libri, che spaziano attraverso i generi letterari più disparati, concentrandosi soprattutto sulla fantascienza. Tra le sue opere più famose, i romanzi del ciclo “Hyperion” e “Ilium” e il recente “La scomparsa dell’Erebus”.

Autore: Dan Simmons
Titolo:Drood
Editore: Elliot
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 811
Prezzo: 18,50 euro