Favole sotto le stelle

favole_sotto_le_stelleAlessio Masciulli, autore del romanzo – verità “Credevo bastasse amare“, torna a calcare la scena letteraria italiana con un’antologia di poesie dal titolo “Favole sotto le stelle” (Falco editore). Oltre cinquanta componimenti poetici in cui la parola si trasforma in un’ancora semantica, capace di attrarre e sedurre attraverso la sua forza evocativa.

La poetica di questo giovane autore ha la delicatezza di uno sguardo gentile che accarezza il mondo, sfogliandone gioie e dolori, malinconie ed entusiasmi.

La sua freschezza stilistica, la sua semplicità espressiva e la sua grande capacità descrittiva si trasfondono in un unicum narrativo di raro spessore, che prende il lettore per mano e lo conduce in un viaggio all’interno dell’esistenza umana: amore, passione, ricordi, istinto, ragione, amicizia.

Questi i temi universali affrontati con la maestria di chi possiede, innata, la capacità di toccare le corde più profonde della sensibilità umana. La forza evocativa della parola si tramuta in immagini e suggestioni, talmente reali nella loro essenza da sembrare quasi possibile sfiorarli con mano. Una vita che diventa poesia e una poesia che si riempie di vita: è questa, in sintesi, la concezione di poetica che Alessio Masciulli affida ai suoi componimenti, leggeri e profondi insieme come il volo che solo l’anima è in grado di spiccare, una volta lasciata a terra la pesante coltre di convenzioni quotidiane.

Un unico filo di inchiostro si snoda lungo i percorsi immaginari tracciati dall’autore e arriva dritto al cuore di chi li legge. Frammenti di emozioni sublimate in un microcosmo poetico dove ogni verso, ogni parola, ogni aggettivo si cristallizza nell’eternità di un sentimento universale di appartenenza.

La poesia non è morta, ma vive una vita clandestina“, diceva il grande Edoardo Sanguineti, uno degli ultimi intellettuali del nostro tempo. Leggendo l’antologia di Alessio Masciulli si ha la sensazione che la nobile arte della poesia sia più viva che mai, nonostante il predominio di altre, più moderne, forme di comunicazione. Una poesia che torna a godere di un insperato, eppur meritatissimo, posto al sole.