La storia dell’Italia unita. Vademecum di Sergio Romano

storiaitaliaunitaLe domande che ogni giorno Sergio Romano riceve sul Corriere, lo hanno portato a ripercorrere, con aneddoti e riflessioni, le vicende di quasi 150 anni di vita italiana in  “Vademecum di Storia dell’Italia unita” (Rizzoli, 2009).

Quello di Sergio Romano non è un volume di ricostruzione della Storia d’Italia, ma un volume sulla Storia d’Italia raccontata attraverso brevi paragrafi ognuno dei quali descrive “una persona, un evento, un problema, segna un punto su un’immaginaria carta cronologica della storia nazionale“. Rispondere al perché la piccola Repubblica di San Marino sia riuscita a conservare la propria indipendenza o trovare la risposta sul come mai Cavour sia stato dimenticato dalle Poste italiane che non gli hanno mai reso omaggio con “francobolli solenni” dato che “converrebbe ricordare che non esisterebbe una Repubblica italiana se Cavour non avesse unificato la penisola e creato il Regno d’Italia” sono tutti tasselli di un mosaico che ci racconta.

Capire perché Mussolini “mise la Repubblica nel cassetto”, spiegare la questione del giuramento dei professori al regime fascista, far conoscere la questione del “telegramma 946” inviato ma subito dopo ritirato dai francesi, oppure  rispondere al perché papa Pio XII non prese posizione dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, sono tutti piccoli-grandi episodi della nostra storia in cui l’autore va oltre la semplice narrazione per riflettere insieme a noi sul nostro passato.

Si riflette così  ad esempio sul perché esistono nel nostro ordinamento dei senatori di nomina presidenziale o sul perché il primo articolo della nostra Costituzione dichiara che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e vengono dedicate molte pagine a raccontare episodi in cui protagonisti sono quegli uomini di Stato che hanno fatto la Stato. Fra le varie personalità che troviamo nelle pagine del volume sui nostri trascorsi nazionali saltano agli occhi il particolare ambiguo giudizio  su Mattei  di cui l’autore ci dice:”So che il corruttore fu, personalmente un onest’uomo. Ma confesso che non sono mai riuscito ad apprezzare la distinzione fra il corruttore corrotto e il corruttore incorruttibile: l’uno e l’altro inquinano ugualmente la vita pubblica. Non intendo dire che Tangentopoli inizi con Enrico Mattei. Ma un capitolo, nella storia dei nostri peccati civili, porta purtroppo il suo nome.” Per niente ambiguo invece il suo pensiero sulla scuola e sul ’68 dato che “da una scuola tradizionale in cui i buoni voti erano desiderati ed esibiti con orgoglio, l’Italia è passata ad una scuola in cui i voti, per non ferire la sensibilità dei mediocri, sono stati per qualche anno pudicamente nascosti.”

Ma l’autore va oltre il semplice resoconto di quegli avvenimenti politici e sociali dai”tempi di lumaca o di levriero” per raccontarci anche episodi minori, come quando ci parla del  fondo per le vittime del terrorismo lasciato per testamento da Mario Borletti che “dimostrò che la carità privata, soprattutto a Milano, può essere molto più rapida ed efficace dell’assistenza pubblica” oppure quando passa in rassegna lo stato odierno delle “festività nazionali”. E’ leggendo queste pagine che il lettore scoprirà ad esempio perché il 24 maggio 1915, anniversario dell’intervento dell’Italia nella Grande Guerra, è ormai divenuto una ricorrenza scomoda e perché sono scomparsi dalle feste nazionali il IV novembre ed il XX settembre oppure capirà le motivazioni delle difficoltà di un affermarsi condiviso del 25 aprile.

Quella raccontata da Sergio Romano è la nostra storia, “riflette i nostri vizi e le nostre virtù” ed è giusto conoscerla, per meglio comprenderci, per migliorarci, per essere più spesso “levrieri” e più raramente possibile “lumache“.

Sergio Romano, ex ambasciatore, storico, giornalista, è editorialista del “Corriere della sera” di cui dal gennaio 2005 cura la rubrica delle lettere, e di “Panorama”. Tra i suoi libri più recenti “Il Paese delle molte storie” (Rizzoli 2007) e “Storia di Francia. Dalla Comune a Sarkozy” (Longanesi 2009)

Autore: Sergio Romano
Titolo: Vademecum di Storia dell’Italia unita
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 20 euro
Pagine: 337