Normanni tra nord e sud, la convivenza nel Medioevo

normanniNon è un libro recente ma le informazioni contenuto in queste pagine sono importanti per chi vuole approfondire un importante capitolo della storia. “Normanni tra nord e sud” (Di Renzo editore, 2003) di Hubert Houben si occupa dell’immigrazione e dell’acculturazione nel periodo del Medioevo.

La storia dei normanni ha assunto negli ultimi anni una nuova attualità. E un fascino nei loro confronti concentrato soprattutto sulla “capacità di riunire nei territori da loro dominati culture e popoli diversi“. E loro stessi erano poi il prodotto di un processo di immigrazione e acculturazione di popolazioni vichinghe. La capacità di adattamento di questi popoli è l’elemento di forte attualità che colloca perfettamente l libro di Houben, apparentemente lontano sia come periodo storico che come tematiche, nelle dinamiche delle società globalizzate e cosmopolite.

Una riflessione
sul presente, una sorta di parallelismo che può ai primi tratti sembrare azzardato, che trae origine dall’analisi dei vichingi e loro spirito di adattarsi a nuovi contesti sia geografici che politici e di “assorbire culture e religioni diverse, apparentemente incompatibili come quella cristiana e quella islamica“. Ed è proprio l’ultimo capitolo del testo a darci indicazioni sulla forza e sul segreto che alberga nella storia dei Normanni e sulla loro capacità di “influenzare”, con il loro esempio, il presente.

Il segreto del “successo”. I normanni, afferman Houben, oltre ad avere una grande capacità di adattarsi a diversi contesti geografici, avevano “un’indubbia capacità militare e organizzativa e una anche certa dose di fortuna e di cambiamenti storici con una società europea che dopo l’anno Mille entro in una fase di crescita e economica e demografica avviandosi a una nuova stagione culturale.

Il contributo all’Europa. Di certo i Normanni riuscirono a costruire due nuovi stati, la nascitò di una nuova Europa formata “da regni dai quali sarebbero nati, più tardi gli Stati Nazionali“. E in questi anni, come afferma lo storico Marin, si è parlato di un modello normanno per la creazione di un’identità europea multiculturale che è disponibile “ad accogliere tutta la ricca e variegata eredità culturale del Mediterraneo”.

Hubert Houben insegna Storia medievale all’Università di Lecce. Tra i suoi libri più recenti: Mezzogiorno normanno-svevo. Monasteri e castelli, ebrei e musulmani (1996); Ruggero II di Sicilia: un sovrano tra Oriente e Occidente (1999).