L’ultima lezione, la vita spiegata da un uomo che muore

lezioneL’importanza di una lezione universitaria ha un valore unico e incontrastabile, non ci sono libri o appunti che tengano se a farla è uno come Randy Pausch. Dalla sua lezione è uscito un libro, “La vita spiegata da un uomo che muore” (Rizzoli, 2008) scritto insieme a Jeffrey Zaslow giornalista del “Wall Street Journal”. È stato un suo articolo ad attirare l’attenzione  del pubblico e dei media su Pausch.

Per chi ha un minimo di familiarità con l’inglese consiglio di vedere il video de  “l’ultima lezione” di Randy, l’uomo che ha commosso il mondo quando ha detto << ho dieci metastasi al fegato e mi rimangono dai tre ai sei mesi di vita. Sto per morire e mi diverto. E ho intenzione di divertirmi per ogni singolo giorno che mi resta. Perché non c’è altro modo di vivere>>, merce rara visto che sulla rete gira una quantità abnorme di mondezza.

Sul palco dell’aula magna della Carnagie Mellon University (Pittsburgh, Pennsylvania) appare un uomo ironico, coraggioso, fuori dagli schemi quando dice:<<straordinariamente in questo momento godo di buona salute>>, si sposta al centro del palco ed inizia a fare flessioni, e da lì comincia una lezione  di alto valore morale. Il successo di quella lezione è stato trasformato in un libro e la bravura e l’originalità è stata nell’affrontare un argomento come la morte parlando sempre della vita, in particolare la sua, ricca di aneddoti, stramberie, casi fortunati, affetti e sogni.

Vi colpirà perchè col suo stile asciutto, semplice e frasi mirate, non mette in primo piano la malattia, le cure o la chemio, ma i sogni della sua infanzia e il modo straordinario con cui li ha realizzati, dal suo lavoro come imagineer alla Disney  al firmare una voce sulla World Book Enciclopedia.

Le reazioni alla diagnosi di un tumore terminale possono essere varie, si può imprecare contro il cielo dicendo<<perché proprio a  me?>>, impazzire dal dolore, finire i propri giorni facendo cose folli, ma in realtà come dice Randy<<Non c’è proprio niente da fare. Possiamo solo decidere come reagire. Non possiamo cambiare le carte in tavola, ma solo giocare al meglio la mano>>.

E cosi, durante questo periodo ha messo a frutto ogni istante di quel che gli rimaneva, ha scritto il libro, senza sottrarre tempo per la sua famiglia, ha giocato con i suoi tre figli, ha fatto viaggi e immersioni con la moglie, ha rivisto vecchi amici, ed ha avuto una piccola parte nell’ultimo film di Star Trek. La gestione del tempo assume un ruolo centrale<<Anche se i risultati della Tac dovessero essere terribili, voglio solo che tu sappia quanto sia fantastico sentirsi vivi ed essere qui oggi. Qualsiasi notizia della Tac, non morirò certo all’istante, quindi oggi è un giorno meraviglioso e voglio che tu sappia che me lo sto godendo>>.

Emergono allora momenti buffi della sua infanzia, il suo matrimonio con relativa gita in mongolfiera da mozzafiato, e momenti angoscianti come il parto del primo figlio Dylan, e poi   la passione per l’insegnamento, i suoi genitori e il testamento per i suoi figli.

Alla fine della lezione la moglie è salita sul palco, si sono abbracciati e baciati e, sembrerà strano ma la moglie gli ha detto:<<Ti prego non morire>>, ma la sua lezione si è conclusa all’alba del 25 luglio 2008 con un uscita di scena coraggiosa. Mi auguro che gli insegnamenti di Randy arrivino anche a tutti quelli che  amano  crogiolarsi nell’indifferenza, nella banalità e nella materialità.

Thank you Randy!!

Voto: 8
Autore: Randy Pausch con Jeffrey Zaslow
Titolo: L’ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: Maggio  2008
Pagine:  233
Prezzo: 15 euro