La macchina imperfetta

La macchina imperfetta

La macchina imperfettaLa macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista (Il Mulino 2018) di Guido Melis. L’autore ha fatto un fatto un lavoro importante nel dare alle stampe questo testo che è più uno studio accurato e di aggiornamento del ventennio più buio di Italia che un libro di storia nel senso stretto del termine.


Scelta premiata dai lettori che lo hanno reso uno dei saggi più venduti in questo inizio di anno. La macchina imperfetta racconta come il Partito fascista sia stato capace, forse lui come nessun altro mai, di compenetrare la società in ogni suo parte e farsi amalgamare dalla stessa nel corso della esistenza.

La storia del XX° Secolo è stata analizzata e esaminata più volte e da ogni punto di vista possibile eppure rimane una parte della storia italiana che nasconde ancora i sentimenti e le idee di un popolo che adattandosi uno Stato fascista ha finito con il combattere il fascismo statale come la peggiore delle calamità occorse. Melis affronta i cambiamenti e i mutamenti di una società che permeata dal Partito in ogni sua forma lascia che il nuovo soggetto decida il divario tra città e periferie, tra rapporti con i cittadini e le istituzioni, che muti e sostituisca magistrati, politici, amministratori e sindacalisti.

Ne La macchina imperfetta ciò che l’autore sceglie di far comprendere meglio al lettore è proprio questa avanza della nuova élite, chi sono, da dove vengono e come saranno determinanti questi uomini inseriti nella macchina amministrativa, sociale, economica e culturale più invasiva che il Paese Italia abbia mai conosciuto.

Melis racconta e presenta non solo i gerarchi ma anche i sopraintendenti alle belle arti, gli intellettuali, i dirigenti scolastici, gli imprenditori e tutte quelle altre persone che accettando in qualche modo uno stato parallelo a quello ufficiale si muovevano e decidevano delle sorti e della vita degli italiani dei primi decenni del ‘900.

Ed è così che il Fascismo, come nessun altro potere al pari, è riuscito sì ad allargare il suo braccio su ogni cosa ma ha finito, altresì, per farsi compenetrare da tutto anche esso.

Una sorta di vasi comunicanti impensabili che hanno finito per rendere la macchina del Partito fascista imperfetta e destinata a perire. Una indagine e uno studio autoriale che portano il lettore a comprendere appieno tutto quello che volle e desiderò essere per l’Italia lo stato fascista e che invece non riuscì a diventare.

Guido Melis insegna Storia delle istituzioni politiche e Storia dell’amministrazione pubblica nella Sapienza – Università di Roma. Per il Mulino ha pubblicato fra l’altro Storia dell’amministrazione italiana (1996), La burocrazia» (2003) e Fare lo Stato per fare gli italiani (2015).

Autore: Guido Melis
Titolo: La macchina imperfetta. Immagine e realtà dello Stato fascista
Editore: Il Mulino
Anno di pubblicazione: 2018
Prezzo: 38 euro
Pagine: 624