Ganon

ganon_magicpressUn uomo mascherato approfitta di una danza dell’Eejanaika (una specie di ballo liberatorio organizzato dai contadini per sfogare positivamente un’insoddisfazione sempre più crescente) per trapassare la gola del magistrato Shimada e decapitare i tre uomini della sua scorta: sembrerebbe un assassinio premeditato, ma presto il lettore scoprirà di avere assistito ad uno dei numerosi omicidi gratuiti di cui Juryoku si macchia da anni.

Corre l’anno 1867 ed il Giappone è letteralmente spaccato in due: da una parte gli estremi difensori del bakufu (il governo dello shogun) cercano disperatamente di promuovere la restaurazione, dall’altra un numero sempre più crescente di bande più o meno organizzate sogna la rivolta contro l’imperatore; Juryoku si muove nel mezzo, animato unicamente da un odio irrefrenabile rivolto tanto contro i contadini quanto contro i samurai, pronto a legarsi a chiunque gli dia l’occasione di soddisfare una sete di sangue mai doma.

Con Ganon (edito in Italia da Magic Press) Noboru Rokuda (disegni) porta alle estreme conseguenze il modello di protagonista negativo già osservato in F – Motori in pista: se Gunma Akagi (un pilota spaccone e scontroso) covava in silenzio un malessere crescente, sfogandosi unicamente sulla pista, Juryoku è letteralmente accecato dal rancore e non ha alcun problema a prevaricare il prossimo pur di zittire per un attimo i ricordi terrificanti che lo tormentano giorno dopo giorno.

D’altronde durante gli ultimi decenni dell’Era Tokugawa (1600-1868) la sfiducia crescente nel governo (considerato incapace di resistere alle pressioni dell’Occidente e di garantire una sopravvivenza degna alle classi meno agiate) era degenerata in un clima di violenza estrema: briganti travestiti da rivoluzionari imperversavano per le strade, samurai decaduti vendevano i propri servizi al miglior offerente e chiunque non impugnasse una spada doveva stare più che attento a non indispettire il proprio prossimo, poiché il minimo affronto poteva venir pagato con la morte.

In tempi così bui un uomo come Juryoku è merce preziosa e non a caso il nostro combattente infaticabile viene accolto nel “Nogito”(uno dei movimenti antishogunato di cui sopra), diventando rapidamente un criminale ricercato dalle autorità.

Kazuo Sakurai (autore della storia) inserisce il suo personaggio nel cuore di spirale di violenza ed affida alla monaca Myokei una morale destinata a rimanere inascoltata: la vendetta genera vendetta, un Oni (questo termine, fortemente radicato nell’immaginario giapponese, indica diverse categorie di demoni e spiriti malvagi) dimora nel cuore di coloro che uccidono.

Il primo numero di Ganon è interessante proprio perché Juryokai appare dalla prima all’ultima pagina colpevole e responsabile delle proprie scelte: rifiuta la salvezza offertagli e tradisce i pochi affetti rimastigli; è afflitto da un sentimento di inadeguatezza talmente radicato da costringerlo a sprofondare sempre più in basso. Vaga come un demonio errabondo alla ricerca di Ganon: un essere pericolosissimo e senza scrupoli, un mostro in grado di compromettere irrimediabilmente i labili equilibri giapponesi…

Autore: Noboru Rokuda, Kazuo Sakurai
Titolo: Ganon
Editore: Magic Press
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 6,50 euro
Pagine: 216