“Gothica. L’angelo della morte”. Dialogo con Francesco Falconi

falconi_gothicaUn volto dall’incarnato scuro e le labbra livide, lineamenti cesellati, capelli neri simili a filamenti di tenebra. Sono i tratti di “Gothica. L’angelo della morte” (Edizioni Ambiente, 2010) l’ultimo lavoro di Francesco Falconi.

Nell’intervista all’autore, interessanti spunti sul libro a metà tra il fantastico ed il mainstream.

Gothica. L’angelo della morte“. Un libro “teso e appassionante”. Cosa pensa del suo libro, è riuscito nel suo intento iniziale?
“Sono riuscito a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato, concentrando il romanzo sui dei temi sui quali mi ero documentato per mesi: OGM, clonazione, multinazionali e politica, scienza e chiesa. Se poi sia riuscito a integrare e fondere tutti questi elementi in modo organico ma anche facilmente fruibile lo lascio decidere ai lettori.”

Fantasy e ingegneria genetica. Com’è possibile fondere due ambiti così diversi, almeno appartenemente leggendo il suo volume, in pagine così ricche di tensione?
“Perché Gothica in realtà è uno slipstream: un genere che sta a cavallo tra il fantastico e il mainstream. Non mi sono mai posto il problema su come calare in un’ambientazione fantasy personaggi complessi come Helena o padre Faust, la narrazione è proseguita in modo del tutto naturale. Sono stati i personaggi a deciderlo.”

E ancora: come è riuscito ad accostare ed a far convivere l’etica, la genetica, la Chiesa in un libro dalla narrazione molto fluida ed organica?
“Perché semplicemente è la realtà che mi circonda, in questo non ho fatto un grande sforzo di fantasia. Esperimenti genetici, organismi geneticamente modificati, clonazioni e le rispettive implicazioni etiche sono all’ordine del giorno, così come la posizione della chiesa in merito. Ho solo presentato i fatti, non era mia intenzione manifestare in modo palese la mia opinione. Anche perché non sempre è bianco o nero. Proprio come Helena e Faust.”

Entriamo nella trama. Gothica, un’immensa metropoli della perdizione e del male. In questo contesto che ruolo ha la Chiesa e perché ha voluto coinvolgerla soprattutto in questo momento di bufera? Come ne esce l’istituzione ecclesiale dalla sua storia?
“In realtà quando ho scritto il plot poi la prima stesura di Gothica, ancora non era scoppiata la bufera sulla Chiesa né potevo prevederla. Ho assunto una posizione piuttosto neutrale nei confronti della Chiesa, nel senso che ho solo riportato la  posizione che più volte lei stessa ha espresso pubblicamente. Io sono a favore del progresso e contrario a qualsiasi forma di censura scientifica, non confido però nelle metodologie e finalità di alcuni enti, spesso asserviti a scopi poco sociali ma di mero profitto.Basta guardarsi attorno e trovare il tempo per riflettere.”

Il fantasy è un filone che in Italia, negli ultimi anni, ha arricchito le librerie italiane e di rimbalzo le classifiche. Cosa pensa di questo genere in evoluzione e quali sono, a suo avviso, le differenze tra l’Italia e gli altri paesi?
“La letteratura fantastica ha trovato finalmente la sua identità, prima all’estero ma adesso anche in Italia. Si sta sdoganando dal retaggio tolkeniano mutando e contaminandosi con altri generi letterari. Alcuni filoni del fantasy sono forse in declino o vivono una fase di saturazione, come l’high fantasy, altri invece stanno incuriosendo molto i lettori (e.g. urban fantasy, steampunk, new weird, new gothic). Il mondo che ci circonda cambia negli anni, i generi letterari non possono che adattarsi di conseguenza.”

Attualmente lei è considerato, da molti, uno dei leader del romanzo fantasy in Italia. Quali sono le tre doti per scrivere un libro del genere e lei da dove parte?
“Tre doti? Domanda difficile. Credo l’onestà, la genuinità e la costanza. Onestà verso se stessi e i lettori, genuinità nel dover scrivere storie che nascono da un’esigenza e non dalla moda passeggera, costanza nell’ammettere i propri limiti e sforzarsi a superarli.Da dove parto? Facile. Si parte sempre da un’idea, finché questa non ti obbliga a trasformarla in parole. ”

Da dove nascono le sue storie?
“Dal mondo che mi circonda, dalle persone. Lascio sempre riposare l’idea iniziale per un mese, se poi mi convince ancora, aggiungo nuovi dettagli. Come una scintilla che accende un piccolo fuoco, c’è solo da capire se gettarci sopra un po’ di benzina stando attenti a dove spira il vento.”

Un messaggio per il futuro? A cosa sta lavorando?
“Ultime battute per L’Aurora delle Streghe – Underdust, edito Reverdito Editore, che sarà in libreria il 22 di giugno. Poi la revisione di un libro che uscirà ad ottobre per la Castelvecchi. E, come sempre, tante idee e progetti in cantiere per il 2011.”

Francesco Falconi è nato a Grosseto nel 1976. Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Siena, risiede a Roma dove lavora come consulente presso un operatore telefonico di terza generazione. Nel 2006 ha esordito con la saga fantasy Estasia, trilogia di grande successo pubblicata da Armando Curcio Editore, seguita nel 2008 da Prodigium (Asengard Editore). Il sito dell’autore è www.francescofalconi.it

Autore: Francesco Falconi
Titolo: Gothica. L’angelo della morte
Editore: Edizioni Ambiente
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 16 euro
Pagine: 272

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