
Nuova raccolta di poesie per Stefano Giovinazzo, capace ancora una volta, con “Il sorriso di Godot” (Edilet, 2011), di aprirci una finestra sul suo universo di “parole e emozioni”. L’approccio lirico si tramuta pian piano in un disegno tracciato a lapis sulla superficie vischiosa della quotidianità. Sprazzi di colore si moltiplicano fino a diffondersi nel cuore e negli occhi del lettore, dimostrando di fatto la capacità indiscutibile di dire molto con le parole più semplici. Continue reading


Libro per bambini e per adulti, fiaba poetica di amore, speranza, virtù e coraggio. Susanna Tamaro tocca ancora una volta le corde del cuore con “Il grande albero“ (Salani, 2009), una storia sulla natura e su come l’uomo sia ormai diventato insensibile e incapace di cogliere i più semplici e puri segnali che la Terra ogni giorno gli manda. Cosa prova un albero durante la sua lunghissima esistenza?
“Amanita” (Pendragon, 2009) di Gabriele Cremonini, è la storia di due donne diverse, nate e cresciute in epoche diverse ma nelle stesse valli bolognesi. Malvina, che apre e chiude l’intero romanzo, nata all’alba del ventesimo secolo; e Zelda, la “streja”, venuta al mondo nel 1669. Donne diverse ma accomunate da una particolarità, uno scherzo della natura: hanno tre seni. Le loro rispettive madri cercheranno di proteggerle per questo, ben sapendo i tanti malintenzionati pronti a colpire le ragazze così intimamente.
“L’anima dei luoghi“ (Rizzoli, 2004) di James Hillman è una riflessione sul concetto di “natura animata”, nata dal dialogo con l’architetto Carlo Truppi, volta a comprendere l’identità profonda tra cultura e natura. La natura del luogo viene riscoperta come nuovo soggetto di riferimento per stabilire nuove relazioni di senso, per modificare le percezioni dell’uomo. Rispettare un “territorio”, proteggendolo ecologicamente invece di distruggerlo, significa quindi permettere alla sua energia di vivere, di sopravvivere nel tempo e di giungere sino a noi.
La Finlandia, si sa, non è mai stata una terra d’illustri scrittori. Da qualche anno, però, la casa editrice Iperborea (specializzata nella letteratura del Nord Europa), sta pubblicando le opere di un autore molto apprezzato in patria e con un crescente seguito anche da noi: Arto Paasilinna. Ex guardaboschi, ex giornalista, ex poeta, esordisce come scrittore nel lontano 1975 con il romanzo “L’anno della lepre”, cui segue “Il bosco delle volpi” datato 1983 e tradotto in italiano nel 1996.