Due voci femminili si intrecciano nel racconto di una vita ne “I santi padri” (Del Vecchio) di Carmela Cammarata. L’innocente irriverenza di Nanà bambina, “brava ma pazzarella“, che ama cantare e a cui non piace stare “stretta” nei vicoli e nelle tradizioni della Napoli dei “bassi”. E l’ironia talvolta amara di Nanà adulta, istruita e indipendente, cresciuta nel segno dell’abbandono di quei padri, “infaticabili braccia che avevano cosparso di mine i sentieri che mi apprestavo a percorrere con la speranza di trovarne altri più percorribili“. Continue reading
i santi padri