In un bel volume uscito per Skira ritroviamo un Camilleri in stato di grazia che con “La moneta di Akragas” ci propone un racconto dal sapore antico, elegante e raffinato ma, soprattutto, con quel tratto che solo questo autore sa regalarci.
Author: Matteo Chiavarone
“La casa sull’altura“ (Orecchio Acerbo, 2011), con postfazione di Goffredo Fofi, è uno dei migliori volumi di illustrazioni usciti in questa prima fase dell’anno. L’unione di forze tra Simone Massi, taumaturgo dell’immagine visionaria, e Nino De Vita, splendido giocoliere del linguaggio troppo spesso lasciato negli interstizi nascosti della letteratura, trasforma il libro che si ha tra le mani in qualcosa di lucente e prezioso. Continue reading
“Pertini“ (Fandango, 2010) è una raccolta delle splendide strisce di Andrea Pazienza dedicate ad uno dei più amati presidenti della nostra tanto bistrattata repubblica. Irriverenza e amore (l’artista stimava molto quell’uomo la cui immagine con la pipa alla finale di Spagna ’82, terzo mondiale vinto dall’Italia, fece il giro del pianeta) si mescolano in continui ed ossessivi passaggi che ripercorrono il periodo della Resistenza al nazifascismo e della prima fase repubblicana. Continue reading
Con “il Morandini 2011“ (Zanichelli editore, 2010), torna nelle librerie il dizionario del cinema più autorevole e più famoso d’Italia, la “bibbia” dei cinefili nostrani. Continue reading
“La formazione culturale di Gramsci“ (Aracne, 2010 – prefazione di Abdon Alinovi) è un bel saggio di Michele Marseglia sulla figura del grande pensatore sardo. L’opera – che nel 2009 ha vinto il I “Premio letterario internazionale” per la sezione “Saggistica inedita” indetto dalla Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales (OR), XI edizione – si presenta come un approfondito studio sul periodo giovanile, tra il 1910 e il 1918, in cui il pensiero di Gramsci in un certo senso pone le sue fondamenta.
Esordio letterario notevole per il giovane Paolo Zardi che con Antropometria (Neo edizioni, 2010) tira fuori una bella raccolta di racconti che mette in relazione, come attraverso vasi comunicanti, diverse esistenze. L’essere umano è misurato sotto e sopra pelle, nella mente e nel corpo. Ne esce fuori un quadro espressionista dai contorni cromatici difficili da identificare. Tutto è in continuo movimento e in trasformazione.