“Tre io” (Neo Edizioni, 2009) di Mario Rossi, pseudonimo di un autore che gioca sulla linea del “detto” e del “non detto” muovendosi nell’intricata vicenda dell’esistenza col bisogno di mischiare ripetutamente realtà e immaginazione. Protagonista di questo piccolo romanzo a più livelli è la notte, intesa come luogo al tempo stesso ancestrale e presente, crogiolo di esistenze che si sfiorano e toccano o si osservano solo da lontano. Continue reading
Author: Matteo Chiavarone
L’infelicità perfetta, il teorema di Marco Ciaurro
“L’infelicità perfetta“ (Società Editrice Fiorentina, 2009) ci conduce attraverso microracconti di poche righe, mottetti e massime al teorema che Marco Ciaurro vuole portare alla luce: l’irrealizzabilità di una felicità pura. Una lunga cavalcata nella cultura occidentale, fatta con microracconti di poche righe. La compattezza di una scrittura frugale, sempre lucida e impietosa, dove la morte va spesso incontro ai protagonisti in modo paradossale e ambiguo. VIDEO INTERVISTA/Le parole dell’autore Continue reading
L’uomo che guardava le donne. Diario di un voyeur
L’uomo che guardava le donne (Avagliano, 2009) è un romanzo breve ma intenso, una serie di immagini che formano un diario capace di slanci poetici nel segno di una visione vitalistica e salvifica della bellezza. Marcello Benfante – già ottimo critico letterario e autore di racconti eleganti, come quelli inseriti nell’intensa raccolta Cassata a orologeria – riesce a colpire nel segno tratteggiando con l’arte della scrittura un quadro composito e colorato, intenso in una personale lettura soprattutto visiva della realtà circostante. Continue reading
Kolack è “Fino in capo al mondo”
“Fino in capo al mondo” (Robin, 2008) è la prova d’esordio di Adam Kolack ma soprattutto è una storia. Anzi sono molte storie che si intrecciano e si sovrappongono fino a farne un romanzo aggraziato e solido, capace di tessere una trama mai scontata e sempre limata con la dovizia di chi conosce l’arte della scrittura. L’autore mette in atto un vero e proprio viaggio iniziatico che fa della strada il teatro assoluto e indefinito della storia. Continue reading
La poesia di Nicolò Sorriga
La poesia oggi non è altro che uno spazio silenzioso, una ricerca tutta personale ed individuale di soluzioni linguistiche nuove, un bisogno innato di condividere o esprimere pensieri, sentimenti, digressioni immaginifiche. Nicolò Sorriga con questa sua prima silloge “Se la polvere non germoglia“ (Editrice UniService, 2009), riesce a tracciare una linea invisibile che lega un percorso intimistico dai tratti delicati ad una rabbia giovanile educata da un bagaglio di letture variegato e composito. Continue reading
Monteverde, romanzo a inserti. Storia di un intellettuale di oggi
“Monteverde“ (Castelvecchi, 2009), uno dei più bei quartieri di Roma. Gianfranco Franchi ne parla in un libro piacevole e divertente, dove l’autore di districa tra diversi tipi di scrittura, generi e suggestioni. Continue reading
“Stelle ai piedi”: il ritorno di Momo
Momo torna alla ribalta con “Stelle ai piedi” (Bompiani, 2009). Un libro, corredato da un bellissimo “viaggio per immagini” e un disco a confermare il successo sancito un anno e mezzo fa dal “Il giocoliere“ (Sony Music, 2007). Ancora una volta tenta la via di un’apparizione folgorante, giocando con immagini e suoni, creando attorno a sé una realtà rarefatta, sempre immaginifica ma anche sensibile, ispirata e incontaminata. WEB/Il blog ufficiale Continue reading
Playlove, l’amore per M. A. Martin
Ancora Miguel Angel Martin e ancora un successo. Il noto autore spagnolo con questo “Playlove“ (Purple Press, 2008), volume elegante e ben curato riesce con la classica essenzialità, visibile tanto nei dialoghi quanto nel tratto, a riprendere quel sentiero e quella ricerca volutamente antiestetica della comprensione in chiave asettica della società di oggi. L’uso ridondante del bianco, come se esternamente contasse solo l’essenziale, il nulla che si fa oggetto realistico e onirico al tempo stesso. Una immediatezza quasi ossessiva che isola la storia e i personaggi in un quadro di rara bellezza attraversato da squarci di ironia e di poesia, lirico in un senso più che mai moderno. Continue reading