“Volevo essere un grande chef” (Cult Editore), scritto da Loredana Limone è libro piacevole e gustoso, un ricettario un po’ insolito. Ogni racconto è infatti introdotto da una ricetta che diventa poi il pretesto del racconto stesso. un perfetto mix di gusto, sentimento, gioia e tristezza, sacro e profano. Troviamo un menù completo, con piatti semplici da rifare e perché no da provare, ma anche tante storie diverse tra loro che hanno in comune i sentimenti della passione, dell’amore e della realtà che viviamo tutti i giorni.
Year: 2012
Le lodi di Mariangela Gualtieri
Gli audiolibri Emons: dal 2007 una solida certezza
La luce prima di Tonon
Omicidi in FM: iI giallo di Amatucci
“Omicidi in FM“ (Agra, 2011) è una nuova tappa del percorso di giornalista e scrittore originale di Bruno Amatucci, un nuovo esempio della sua inventiva e versatilità. Questa sua invasione nel “giallo”, un genere letterario in cui si cimenta per la prima volta, si accompagna allo scopo di coinvolgere direttamente il lettore, sottraendolo al suo abituale ruolo passivo, in due operazioni politico-culturali che gli stanno a cuore: la difesa della lingua italiana dal dilagante imbarbarimento e dal suo uso scorretto e la diffusione presso il grande pubblico della c. d. “logica laterale”.
L’esperienza della prigionia del filosofo Emmanuel Lévinas
“Il Dono”, una storia preziosa
“Il Dono” di Ted Gup (Il Saggiatore 2011) è un piccolo gioiello di Natale, una lettura che non si dimentica. È il dicembre 1933, in piena Grande Depressione: un Natale di miseria a Canton, cittadina dell’Ohio, dove uno sconosciuto benefattore, sotto lo pseudonimo di B.Virdot – che si rivela dalle prime pagine essere il nonno dell’autore – annuncia sul giornale locale di voler dare 10 dollari a 75 famiglie, chiedendo loro di raccontare per lettera le proprie disavventure.
La crisi dell’editoria. Intervista a Davide Ghaleb
“Il mio magazzino è pieno di libri, ma la mia casa editrice rischia di chiudere per sempre”. Sono le parole di Davide Ghaleb editore dell’omonima Casa Editrice situata nel centro di Vetralla nel cuore della Tuscia nello storico Palazzo Paolocci. Migliaia di pubblicazioni se non saranno vendute andranno al macero, terribile spreco di un patrimonio culturale che andrebbe invece preservato. Continue reading