Il giardino di Elizabeth
Lacerazione/Der riss
Germania anni Dieci: intervista a Günter Wallraff

“Notte inquieta”

notte-inquieta-mini

È calata la notte, il buio scende sulle case, sulle persone, su una Europa che va verso la sua autodistruzione, in quel atroce “gioco alla guerra” del secondo conflitto mondiale. È la Notte inquieta (Marcos y Marcos, 2011) di Albrecht Goes, un uomo che quella guerra l’ha vista con gli occhi, gli occhi di un cappellano militare incapace di accettare quella pagina di storia.

Un cappellano che lascia il sacerdozio per diventare scrittore, a guerra finita. Un cappellano che racconta di un altro cappellano, di un cappellano che deve salvare l’anima di un condannato a morte.

A Proskurov, in Prussia, c’è un viavai di militari. Alcune figure indegne di vivere, altre incapaci di accettare. C’è anche chi si rifugia nella vodka, per non pensare.

Ma di chi è la colpa di questa follia?

L’assurdo di una guerra che i tedeschi sani devono capire che è meglio perdere. Che mondo sarebbe stato se avesse vinto Hitler?

In questa notte che non è notte – ci sono troppo anime che non possono dormire sonni tranquilli – un uomo deve morire perché ha tradito, un altro deve dire “sparate”, un altro deve dare l’estrema unzione. Un altro ancora vuole un attimo di felicità, una notte d’amore prima della tempesta. In un mondo di non uomini si vuole sentire uomo.

E anche il condannato a morte muore perché per sentirsi uomo, per raggiungere l’amore. Anche solo sfiorandolo.

Maledetta guerra, maledetta guerra di Hitler. L’aria di questa notte è pesante ma tra le pieghe spunta un po’ di luce.

C’è una lettera da scrivere, qualche addio da decifrare, da spedire, una giustizia da raggiungere.

E la giustizia è fatta di parole, pensieri, di abbracci, di voci, di ricordi che vivranno sempre.

Notte inquieta è un inno alla speranza, uno sguardo profondo unito ad uno stile lirico, meravigliosamente orchestrato, un volume prezioso per raccontare una barbarie con la voce di chi non ha voluto piegarsi, di chi non si è arreso, di chi ha creduto, a ragione che l’umanità non poteva finire in una di quelle notti.

Albrecht Goes è nato nel 1908 a Langenbeutingen, ha studiato teologia ed è stato ordinato pastore protestante nel 1930.

Ha prestato servizio come cappellano militare durante la Seconda guerra mondiale, e nel 1953 ha deciso di lasciare il sacerdozio e dedicarsi alla scrittura.

È morto a Stoccarda nel 2000.

Figura eclettica di teologo e libero pensatore, ha pubblicato opere poetiche e in prosa. Da Notte inquieta, la più famosa, tradotta in diciotto lingue, sono stati tratti un film e uno sceneggiato televisivo per la bbc.

Autore: Albrecht Goes

Titolo: Notte inquieta

Editore: Marcos y Marcos

Anno: 2011

Pagine: 124

Prezzo: 10 Euro

Posted in <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/narrativa/" rel="category tag">Narrativa straniera</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/" rel="category tag">Varie</a> Tagged <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/albrecht-goes/" rel="tag">Albrecht Goes</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/germania/" rel="tag">germania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/marcos-y-marcos/" rel="tag">marcos y marcos</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/nazismo/" rel="tag">Nazismo</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/notte-inquieta/" rel="tag">Notte inquieta</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/prussia/" rel="tag">Prussia</a>

Lo sguardo di Herta Muller

losguardoestraneoLo sguardo estraneo(Sellerio, 2009) è un piccolo inedito di Herta Muller, premio Nobel per la letteratura nel 2009. In questo libretto si alternano prosa, versi e disegni in un unicum che ci introduce nella scrittura complessa e ricca di significati della scrittrice tedesca di origine rumena. La prosa – un breve racconto che ha il sapore dell’autobiografia – è il racconto di un qualcosa osservato da un punto di vista estraneo, nient’affatto intimista. Continue reading

Posted in <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/narrativa/" rel="category tag">Narrativa straniera</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/" rel="category tag">Varie</a> Tagged <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/ddr/" rel="tag">Ddr</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/germania/" rel="tag">germania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/herta-muller/" rel="tag">herta muller</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/inedito/" rel="tag">inedito</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/morte/" rel="tag">Morte</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/nobel/" rel="tag">nobel</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/romania/" rel="tag">romania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/securitate/" rel="tag">securitate</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/sellerio/" rel="tag">Sellerio</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/sguardo-estraneo/" rel="tag">sguardo estraneo</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/sofri/" rel="tag">sofri</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/spie/" rel="tag">spie</a>

“La stasi dietro il lavello”. Claudia Rusch racconta la DDR

la-stasi-dietro-il-lavelloDavvero un bel libro La stasi dietro il lavello(Keller, 2009) di Claudia Rush. Tragico e grottesco allo stesso tempo, appassionante e leggero, duro ed elegante. La vita all’ombra del Muro attraverso gli occhi di una bambina. Continue reading

Posted in <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/rec/letteraturastraniera/" rel="category tag">Letteratura Straniera</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/rec/" rel="category tag">Recensioni</a> Tagged <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/comunismo/" rel="tag">comunismo</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/ddr/" rel="tag">Ddr</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/est/" rel="tag">est</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/germania/" rel="tag">germania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/keller-editore/" rel="tag">keller editore</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/la-stasi-dietro-il-lavello/" rel="tag">la stasi dietro il lavello</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/muro-di-berlino/" rel="tag">Muro di Berlino</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/ovest/" rel="tag">ovest</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/rusch/" rel="tag">rusch</a> 1 Comment

L’invettiva di Thomas Brussig

litania-di-un-arbitroPresentato alla fiera di Roma “Più libri più liberi” Litania di un arbitro(66thand2nd, 2009), è un interessante libro del tedesco Thomas Brussig pubblicato da una casa editrice nuova ma ambiziosa. La figura del direttore di gara è una figura da sempre affascinante anche se vittima sacrificale del rito domenicale del calcio. In Italia gli arbitri non possono parlare dopo le partite, in Germania si. Continue reading

Posted in <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/narrativa/" rel="category tag">Narrativa straniera</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/varie/" rel="category tag">Varie</a> Tagged <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/66thand2nd/" rel="tag">66thand2nd</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/arbitro/" rel="tag">arbitro</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/est/" rel="tag">est</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/germania/" rel="tag">germania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/litania/" rel="tag">litania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/litania-di-un-arbitro/" rel="tag">Litania di un arbitro</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/ovest/" rel="tag">ovest</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/piu-libri-piu-liberi/" rel="tag">Più libri più liberi</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/thomas-brussig/" rel="tag">Thomas Brussig</a>

“Solo la penombra”. 1989: Il muro, la memoria, il ricordo

solo-la-penombraC’è il peso della storia in questo sofisticato e lirico “Solo la penombra” (Lampi di stampa, 2009), esordio di Carlo D’Alessio. A 20 anni da quel fatidico 9 novembre 1989, quella data e quelle immagini riaffiorano – oggi, in tempi di celebrazioni –  nel nostro inconscio e nella nostra memoria collettiva. L’autore, poco più che ventenne ai tempi del crollo della DDR, ripercorre quegli attimi attraverso gli occhi privilegiati di Werner, maestro elementare in pensione incapace di stabilire legami emotivi con il mondo esterno. Continue reading

Posted in <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/rec/" rel="category tag">Recensioni</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/category/rec/storia/" rel="category tag">Storia e politica</a> Tagged <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/berlino/" rel="tag">Berlino</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/carlo-dalessio/" rel="tag">carlo d'alessio</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/europa/" rel="tag">europa</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/germania/" rel="tag">germania</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/lampi-di-stampa/" rel="tag">lampi di stampa</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/memoria/" rel="tag">memoria</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/muro/" rel="tag">muro</a>, <a href="https://www.ilrecensore.com/wp2/tag/storia-e-politica/" rel="tag">Storia e politica</a>