Il sarto di Parigi

Il sarto di Parigi (Newton Compton, 2019) di Marius Gabriel, narra il rapporto di amicizia tra una giornalista statunitense e Christian Dior (1905 – 1957), celebre stilista francese che rilanciò nel dopoguerra la moda parigina ridandole rilievo e prestigio internazionale.


Parigi 1944. La coppia americana Copper e Amory Heathcote, sposati da diciotto mesi, si trovava nella capitale francese liberata da poco dal giogo nazista. L’affascinante Amory, rampollo di una famiglia benestante del New England, era stato mandato in Europa come corrispondente di guerra e sua moglie si trovava insieme a lui. Il giornalista trascorreva le giornate a intervistare capi della resistenza mentre la consorte in qualità di sua segretaria, aveva il compito di battere a macchina i suoi appunti scritti a mano, affinché potessero essere trasmessi negli Stati Uniti con il bollettino delle notizie. Inoltre Copper. con la sua Rolleiflex appesa al collo, catturava il nuovo volto di Parigi e i cittadini felici di essere di nuovo liberi.

La Ville Lumière appariva allegra, punteggiata d’oro e bordata di verde, e con la sagoma superba della Tour Eiffel che svettava nel cielo ceruleo sopra gli alberi e i tetti. Il tricolore sventolava dappertutto e le strade erano piene di ragazze in bicicletta mentre le donne che passeggiavano per le strade ancheggiando sui tacchi alti, avevano spalle squadrate e mascoline e loro gonne corte mettevano in mostra i polpacci. La ventiseienne Copper, dai lunghi e voluminosi capelli di un rosso dorato e dagli occhi grigio-verdi, sapeva che il suo biondo marito la tradiva e, malgrado lei lo amasse, era l’uomo più freddo che avesse mai conosciuto.

La giovane donna, stanca di indossare la salopette verde oliva e le brutte uniformi che costituivano il suo intero guardaroba, aveva deciso di farsi confezionare un vestito parigino. In una strada esclusiva vicino agli Champs-Elysées, Copper era entrata in un negozio dalle pareti color perla, le tende di seta grigia e i candelabri scintillanti in cui facevano bella mostra abiti raffinati e completi sofisticati con cappellini e accessori coordinati. Però, il locale custodiva la sua gemma più preziosa al secondo piano: un uomo di mezza età calvo di nome Monsieur Christian disegnava abiti femminili per fare sentire le donne belle e seducenti. Infatti, secondo Dior la vera essenza dell’eleganza consisteva nel vestirsi con cura. Tra l’uomo gentile e riservato e la donna americana era destinata a nascere una forte amicizia che avrebbe arricchito entrambi. In una nota alla fine del volume, l’autore scrive che, come nei suoi altri romanzi, ha mescolato personaggi di finzione e figure storiche, tentando, facendo attente ricerche, di rendere loro giustizia.

Una prosa fluida dai vividi dettagli rievoca l’atmosfera parigina post secondo conflitto mondiale dove la città intende tornare ai suoi antichi fasti. Nella rinascente Parigi, Monsieur Christian e Copper, realizzano i loro rispettivi sogni grazie al talento: Dior, grande couturier di fama universale e Mrs Copper talentuosa giornalista di moda e di costume.

Marius Gabriel è nato in Sudafrica, ma ha vissuto e lavorato in moltissimi Paesi, e adesso vive tra Londra e il Cairo. Ha finanziato i suoi studi presso la Newcastle University pubblicando con uno pseudonimo oltre trentatré romanzi d’amore. “The Designer” è tradotto da Marta Lanfranco.

Autore: Marius Gabriel
Titolo: Il sarto di Parigi
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2019
Prezzo: 10 euro
Pagine: 352