La bambina che guardava i treni partire

La bambina che guardava i treni partire

La bambina che guardava i treni partireLa bambina che guardava i treni partire (Newton Compton 2017) di Ruperto Long è il romanzo d’esordio, tratto da una storia vera, scritto dall’autore uruguaiano. “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”. La frase del filosofo, scrittore, poeta e saggista spagnolo George Santayana è il significativo esergo del presente testo che esorta il lettore a non dimenticare le atrocità che l’uomo ha perpetrato nei secoli nei confronti dei suoi simili. L’Olocausto, la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale per opera della Germania nazista è un barbaro esempio di tutto ciò.


La niña que miraba los trenes partir ai vertici delle classifiche di vendita, vincitore del premio Libro de Oro 2016 e tradotto in 10 Paesi, il volume che ha commosso il mondo racconta la minaccia dell’Olocausto vista con gli occhi ingenui e puri di una bambina di 11 anni.

A novembre, in Germania e in Austria ebbe luogo la famigerata Kristallnacht, la Notte dei Cristalli. Tutte le sinagoghe e migliaia di case e negozi ebrei furono assaliti e saccheggiati dai nazisti. Francia, 1940. La guerra è ormai alle porte e i Wins, ebrei di origine polacca, rischiano di essere deportati. Alter, lo zio, è partito per la Polonia nel tentativo di salvare i suoi familiari, ma è stato preso e rinchiuso nel ghetto di Konskie. Il padre della piccola Charlotte vuole evitare che la sua famiglia subisca lo stesso destino, così si procura dei documenti falsi per raggiungere Parigi. Ma dopo soli quarantanove giorni si rende conto che la capitale non è più sicura e trasferisce tutti a Lione, sotto il governo collaborazionista di Vichy. Charlotte a volte esce da casa, e davanti ai binari guarda passare i treni carichi di ebrei deportati. Ben presto suo padre capisce che nemmeno Lione è il posto giusto per sfuggire alle persecuzioni e paga degli uomini affinché li aiutino a raggiungere la Svizzera.

Un viaggio molto pericoloso, perché durante un incidente la famiglia Wins si troverà molto vicina alla linea nazista. Una fuga senza sosta, di città in città, per scampare al pericolo, sostenuta dalla volontà ferrea di un padre di salvare a tutti costi i propri cari.

“Tutti gli addii sono scritti nel vento. Tutte le colombe portano gli addii sulle loro ali. Tutti gli occhi guardano lacrime non ancora versate. E queste sono le parole che non ti ho detto”. Oscar Hahn, Elevazione dell’amata.

Ruperto Long è un ingegnere, scrittore e politico. Nel 2013 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal governo francese. Nel 2015 ha ricevuto la Medaglia d’Onore Juan Zorrilla de San Martín per i suoi lavori su Lautréamont e Ferrer. È stato senatore uruguaiano e in questo periodo è ministro della Corte dei Conti uruguaiana. Ha ricevuto numerosi premi per il suo sostegno in favore dei disabili e anche per la creazione di un museo della scienza. È autore di opere di saggistica. La bambina che guardava i treni partire è tradotto da Amaranta Sbardella.

Autore: Ruperto Long
Titolo: La bambina che guardava i treni partire
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 9,90 euro
Pagine: 416