Fiammetta

fiammetta libroNel romanzo Fiammetta (Rizzoli Editore 2016) di Emanuela Ersilia Abbadessa la protagonista è una giovane donna dal carattere indomabile, che si muove nell’Italia di fine Ottocento.


La maestra Fiammetta Renzi aveva appena finito di dettare il titolo del componimento ai suoi piccoli alunni seduta dietro la cattedra, col mento alto e la schiena tesa, “come per puntare lo sguardo molto lontano da sé” e da uno dei finestroni alla sua destra entrava nell’aula la luce di aprile. L’aula però dava sul cortile interno della scuola e allora Fiammetta aveva provato a immaginare di poter allargare la vista sui tetti di Firenze, per esempio verso la cupola di Santa Maria del Fiore.

Il fine intuito della maestra, che si dilettava a scrivere poesie nella sua piccola abitazione (due stanze in un caseggiato con l’intonaco scrostato), la portava a credere che il mondo attorno a lei fosse in mutamento, stesse cambiando. E anche molto in fretta, si diceva, perché anche se in Italia i movimenti delle donne erano pochi e disgregati, dall’Inghilterra giungeva notizia di una vera e propria organizzazione attivista femminile sempre più forte. Le donne di questo movimento si facevano chiamare “suffragette” e anche Fiammetta si sarebbe stupita se avesse saputo che questo combattivo, movimento femminile britannico, nel 1918 avrebbe strappato il diritto di voto alle donne. Se solo quattro anni prima sul cielo fiorentino si era alzato un globo aerostatico con a bordo l’aeronauta Emile Julhes, prima o poi l’uomo sarebbe stato capace di andare dappertutto, anche sulla luna, riteneva la signorina Renzi.

“E quel giorno pure le donne sarebbero salite su moderne macchine volanti, le avrebbero addirittura guidate e avrebbero ottenuto un posto nella storia”. Occorreva dunque essere pronte, perché la vita, di questo Fiammetta era fermamente convinta, si preparava a offrire anche alle donne nuove possibilità. Ma quello era un giorno speciale, la giovane avrebbe presto conosciuto il suo idolo, il poeta siciliano Mario Valastro, autore del poema “Satana trionfante”, che si trovava a Firenze per una conferenza. Quell’incontro fatale avrebbe fatto deviare, almeno per un tratto, quel percorso di autodeterminazione che la maestra Renzi stava compiendo. “Il cuore aveva preso a picchiare più forte, tanta era l’emozione di vederlo, e senza dubbio si trattava dell’uomo più affascinante in cui lei si fosse mai imbattuta”.

Dopo il successo del suo primo romanzo Capo Scirocco, Abbadessa in questo romanzo tratteggia una splendida figura femminile traendo ispirazione, senza nessun intento biografico, da un personaggio realmente esistito, la maestra toscana Giselda Fojanesi (1851-1946), premontessoriana e protofemminista, moglie del poeta satanista catanese Mario Rapisardi e amante di Giovanni Verga.

Disseminando il testo di diversi riferimenti letterari, da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf a Cuore di Edmondo De Amicis, da Paradiso perduto di John Milton a Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, l’autrice si dimostra bravissima nel descrivere la personalità della maestra Fiammetta Renzi, rimasta orfana da bambina, allevata dalle suore di un convento appena fuori Firenze, che scrive “poesiole garbate, versi quadrati”, e che cade ma non si spezza, “determinata com’era nell’andare sempre al fondo delle cose e nel non credere a nulla che i suoi occhi non fossero in grado di vedere”.

Emanuela Ersilia Abbadessa è nata a Catania nel 1964, vive a Savona. Collabora con “La Repubblica”, è autrice di saggi musicologici e di Capo Scirocco (Rizzoli 2013), vincitore del Premio Elba e del Premio Rapallo Carige.

Autore: Emanuela Ersilia Abbadessa
Titolo: Fiammetta
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 2016
Prezzo: 19 euro
Pagine: 380