“L’uomo di paglia”: Connelly e la caccia al serial killer

uomodipaglia-piemmeMichael Connelly torna con un personaggio che, alla sua prima avventura, gli ha fruttato un successo senza pari: Jack McEvoy, il cronista di nera protagonista de Il Poeta. Ne “L’uomo di paglia (Piemme, 2011) troviamo McEvoy alle prese con la crisi delle carta stampata dovuta all’avvento del giornalismo online e delle nuove tecnologie, che portano la redazione del Los Angeles times, giornale in cui il cronista lavora da sette anni, a tagliare drasticamente il personale.Jack rientra nei cento elementi ritenuti ormai superflui e riceve dal direttore il benservito, con la richiesta di addestrare, nelle due settimane che mancano al suo allontanamento, una nuova cronista di nera. Ovviamente giovanissima, esperta di tecnologia e molto competitiva. McEvoy, balzato agli onori della cronaca per aver svelato l’identità del Poeta – un serial killer che uccideva agenti di polizia simulandone il suicidio e lasciando come biglietto d’addio versi di Edagar Allan Poe – non ha però intenzione di mollare facilmente. Decide perciò di lasciare al giornale qualcosa di più che il suo ricordo: una storia da prima pagina, uno scoop che lo riporti in auge nonostante la volontà dei grandi capi di metterlo da parte.

Comincia dunque a seguire il caso di un giovane di colore accusato di aver rapito e ucciso una giovane donna per poi nasconderne il cadavere nel bagagliaio. Il ragazzo, proveniente da una famiglia povera e da uno dei quartieri più malfamati di LA, si professa innocente, e dichiara di essersi trovato al volante dell’auto incriminata per caso. Lo scopo di McEvoy è semplice: seguire la pista, e raggiungere il sancta sanctorum dei giornalisti facendo ciò cui aspira ogni cronista di nera: far uscire di prigione un innocente. Indagando più a fondo il giornalista riesce a collegare altri casi di omicidio di giovani donne, per ognuno dei quali era stato arrestato il presunto colpevole nonostante la mancanza di prove e l’attesatto d’innocenza dei sospettati. Jack comincia il suo viaggio in giro per gli Stati Uniti alla ricerca di quello che, a ragione, ritiene essere un serial killer, da lui soprannominato l’uomo di paglia. In questa ricerca si trova però ostacolato non solo dai suoi superiori, ma anche dalla polizia, finché non chiede aiuto all’agente speciale dell’Fbi Rachel Walling, sua vecchia e intima conoscienza dai tempi del Poeta. La ricerca del vero colpevole porta McEvoy ad essere coinvolto in prima persona nell’indagine, a causa del ritrovamento del cadavere della giovane praticante proprio nella sua abitazione. Inizia dunque una caccia all’uomo in cui McEvoy e l’agente Walling si rendono ben presto conto di essere diventati, da cacciatori, prede.

Il libro, nonostante abbia delle similitudini con Il Poeta, rimane comunque un’ottima prova narrativa, in cui Connelly dimostra ancora una volta la sua capacità di intrecciare trame originali e mai scontate. Anche chi non ha letto il primo libro della serie – dopo Il Poeta (Piemme, 1996), Connelly ha pubblicato Il Poeta è tornato (Piemme, 2010), che ha però come protagonista l’agente dell’FBI Rachel Walling) – può calarsi tranquillamente nella storia e capire quasi immediatamente la psicologia dei personaggi, tratteggiata con abilità e accuratezza, e il loro trascorso, comunque non indispensabile per seguire il racconto.

Michael Connelly. Negli Stati Uniti è ormai un fuoriclasse, tanto che il New York Times gli tributa sempre il massimo degli onori, con il primo posto in classifica per ogni suo nuovo thriller. L’Italia lo ha accolto con grande entusiasmo fin dal suo primo libro, La memoria del topo: qui fa la sua comparsa il detective Harry Bosch, indimenticabile protagonista di 14 dei suoi romanzi, tra cui Il ragno, vincitore nel 2000 del Premio Bancarella. Da Debito di sangue è stato tratto il film diretto e interpretato da Clint Eastwood. Con Il Poeta, uno dei suoi libri più amati, crea il personaggio di Jack McEvoy, il reporter di nera che ritroviamo ne L’uomo di paglia. Avvocato di difesa e La lista invece ruotano intorno a un nuovo, riuscitissimo protagonista, l’avvocato Mickey Haller, che nel film The Lincoln Lawyer ha il volto di Matthew McConaughey.Tra le presenze eccellenti di due edizioni del Festivaletteratura di Mantova, nel 2010 Connelly è stato ospite d’onore al Noir in Festival di Courmayeur, dove ha ricevuto il Raymond Chandler Award.

Autore: Michael Connelly
Titolo: L’uomo di paglia
Casa editrice: Piemme
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 360
Prezzo: 19,90 euro

Articolo di Andrea Francesca Barsanti