Audrey Hepburn a Roma. Mostra e libro

audrey-mondadori-romaDiva dall’allure innata, madre amorosa, ambasciatrice dell’Unicef, sono le tre esistenze di Audrey Hepburn descritte nel volume fotografico “Audrey a Roma” a cura di Ludovica Damiani e Luca Dotti, con testi di Sciascia Gambaccini (Mondadori 2011).

Si celebrano i vent’anni di vita nella capitale di una donna alla quale si può assegnare questa massima “Genius is one percent inspiration, ninety nine percent perspiration(1).

Partendo dalla frase di Thomas A. Edison il figlio di Audrey Hepburn Luca Dotti ha voluto rendere omaggio alla madre sia curando questo libro sia facendosi promotore di una mostra evento ospitata al Museo dell’Ara Pacis dal 26 ottobre al 4 dicembre. Audrey a Roma. Esterno giorno è un’esposizione promossa da Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, Audrey Hepburn Children’s Fund e il Club “Amici di Audrey” per UNICEF con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. La mostra è curata oltre che da Luca Dotti, anche da Ludovica Damiani, da Sciascia Gambaccini (direttrice moda del settimanale A), da Guido Torlonia e ha la consulenza di Sava Bisazza Terracini. Un tributo a una grande attrice voluto sia dalla città stessa sia dal Club Amici di Audrey per raccogliere fondi a favore dell’UNICEF, cui la stessa Audrey ha dedicato una parte importantissima della sua vita con l’incarico di Ambasciatrice di buona volontà.

L’integrazione nel prezzo del biglietto, infatti, sarà interamente devoluta al progetto di lotta alla malnutrizione infantile in Ciad sostenuto dal Club Amici di Audrey di cui Désirée Colapietro Petrini è testimonial e che, con una pluralità d’iniziative sviluppate nel corso del 2011, si propone l’obiettivo di raccogliere una somma complessiva di 500mila euro. Un minimale percorso espositivo composto di circa 150 scatti, alcuni inediti, provenienti dagli archivi di Reporter Associati, Photomasi, Istituto Luce e Kobal Collection, didascalie testi e grafica, che ripercorre il personale ricordo del rapporto tra Audrey e Roma, videoproiezioni, oggetti personali (otto teche con creazioni di Givenchy, Valentino e tanti altri, abiti indossati da una donna regina di stile e di sobrietà). Il visitatore entrerà in un film che rievoca i vent’anni che Audrey Hepburn trascorse nella capitale, diventando in poco tempo romana tra i romani. Un video esclusivo montato da Pier Paolo Verga e prodotto da Luchino Visconti rivela momenti della vita privata della star lontana dalle scene: l’incontro e il matrimonio con lo psichiatra Andrea Dotti avvenuto nel ’69, la nascita del figlio Luca, le passeggiate in montagna, le vacanze al mare. Uno spazio è dedicato alle immagini dall’archivio UNICEF che documentano i viaggi di Audrey Hepburn tra i bambini del Bangladesh, Vietnam, Somalia, Sudan, Etiopia e America Latina. Solo alcune tra le numerose missioni cui l’attrice ha dedicato interamente l’ultima parte della sua vita con entusiasmo e ammirevole dedizione per provare a dare ad altri bambini quell’aiuto che da piccola l’ha salvata; e ricambiare la fortuna che ha avuto. Il cerchio si chiude.” Così scrive nell’introduzione del libro Luca Dotti.

Durante l’arco di venticinque anni Audrey Hepburn condivise con la città di Roma momenti cruciali della sua carriera artistica, da pellicole quali Vacanze romane, Guerra e pace a La storia di una monaca. Nell’Urbe l’attrice visse molti anni di vita familiare a stretto contatto con la città e con i suoi abitanti. E la città eterna si innamorò immediatamente di una diva che a pochi anni dalla fine della II Guerra Mondiale con Vacanze romane (1953) diventò “l’icona di una romanità diversa e sbarazzina che gira il mondo a cavallo di una Vespa”. Quella stessa Vespa originale che si trova esposta in mostra e che rievoca anni difficili, un doloroso passato da ricostruire quando i nostri nonni erano poveri ma belli. In questo splendido libro fotografico tutto da sfogliare diviso in tre capitoli (anni ’50, ’60 e ’70) Luca Dotti ricorda che “Roma ha sempre protetto mia madre, lasciandole i suoi tempi e i suoi spazi”. Un esempio di ciò sono le foto in bianco e nero di Audrey del 1959 colta con la madre mentre scendono con la stessa cadenza di passo la scalinata di Trinità dei Monti. Ecco l’attrice nel 1960 al Pincio insieme al regista Fred Zinnemann dove indossa un severo ma femminile cappotto di tweed. Impossibile non notare lo stile personale della Hepburn “un mix di glamour sfrenato e modestia disarmante”. Era nato un nuovo canone di bellezza quello di Audrey Hepburn, contraddistinto da una leggendaria magrezza che le faceva indossare divinamente qualsiasi abito, unito a una sensualità adolescenziale simboleggiata dai grandi occhi spalancati. Nel 1954 l’attrice sposò Mel Ferrer (tra le tante foto che li ritraggono insieme, scegliamo quella del 1961 nella quale gli sposi sono appena arrivati all’aeroporto di Fiumicino). Sempre in quell’anno Audrey iniziò la collaborazione artistica con Hubert de Ghivenchy.

Insieme l’attrice e lo stilista “cambiarono le leggi dello stile”. Alla prima di Storia di una monaca (1959) la Hepburn indossava un abito lucido di seta mikado completato da un piccolo manteau e come ornamento oltre al suo inconfondibile sorriso la totale assenza di gioielli importanti. Molti gli scatti sotto i riflettori: alla prima nel ’61 di Colazione da Tiffany al cinema Fiammetta, dal Presidente Antonio Segni al Quirinale nel ’64 l’attrice si presentò con gli altri premiati del David di Donatello. In ciascuna di queste premiazioni ufficiali Audrey svolse in maniera egregia il suo ruolo. Solo la sua presenza e il suo stile attiravano l’attenzione degli invitati e dei fotografi. “Roma fece tesoro di ogni sua singola apparizione”. Nel 1966 una bella foto ritrae Audrey a Cinecittà in visita al marito Mel Ferrer sul set del film El Greco di Luciano Salce. Dopo il matrimonio con il medico romano (la casa della coppia si trovava nel quartiere Parioli in via di San Valentino) l’attrice cambiò vita mettendo da parte la sua carriera per dedicarsi al marito e al figlio. Nonostante ciò la diva era sempre paparazzata: in spiaggia con il marito, all’uscita dell’orto botanico, una mamma in giro per Roma con Luca a Piazza Fiume di fronte a La Rinascente. Quando veniva sorpresa per la città, non s’innervosiva regalando ai paparazzi un sorriso anche perché sapeva che i romani le avevano donato il complimento più bello: la consideravano una di loro. Correvano gli anni Settanta e il look di Audrey era fatto di foulard Hermes, immancabili occhialoni fuori misura, vestiti a stampa di Emilio Pucci, maxi cappotti con la cintura in vita, abiti seventies con ruches, balze e fiori di seta, accessori etnici acquistati durante uno dei suoi tanti viaggi.

Non si possono elencare tutti i suggestivi scatti di un libro fotografico che accompagna una mostra così affascinante, nella quale abbiamo notato molti visitatori attenti, partecipi e piacevolmente sedotti ancora una volta da “una signora che amava occuparsi dei suoi fiori, e per tutta la vita ha saputo coltivare con grazia e tenacia il suo giardino”.

(1) Il genio è per l’uno per cento ispirazione e per il 99 per cento traspirazione.

In occasione del 50° anniversario di Colazione da Tiffany il Festival Internazionale del Film di Roma il 4 novembre  ha chiuso la manifestazione con la versione restaurata del film in digitale 4k grazie a Nexo Digital, editore e distributore di contenuti cinematografici alternativi per la prima volta sul grande schermo in Italia. La proiezione restaurata dell’intramontabile capolavoro di Blake Edwards anticipa l’omaggio ad Audrey Hepburn del 9 novembre, quando Colazione da Tiffany sarà per un solo giorno nelle sale italiane. Anche la Casa del Cinema di Villa Borghese renderà omaggio ad Audrey Hepburn con la proiezione di 5 delle sue pellicole più famose dall’11 novembre al 18 dicembre alle ore 21.

Informazioni: tel. 060608 www.casadelcinema.it www.060608.it

Titolo: Audrey a Roma

a cura di Ludovica Damiani e Luca Dotti, con testi di Sciascia Gambaccini

Editore: Mondadori

Anno di pubblicazione: 2011

Prezzo: 24,90 euro Pagine: 191

Audrey a Roma. Esterno giorno

Museo dell’Ara Pacis Roma, Lungotevere in Augusta

26 ottobre 2011 – 4 dicembre 2011

Ingresso: € 10 – ridotto € 8,00 (di cui € 2,50 d’integrazione mostra interamente devoluti in beneficenza all’UNICEF).

Orario: martedì – domenica 9 – 19// L’ingresso è consentito fino alle ore 18.00. Chiuso il lunedì. Info: tel. 060608

www.arapacis.itwww.museiincomuneroma.it

www.060608.it; www.audreyhepburn.com;

www.unicef.it/web/audrey