Gli occhi dell’amore. Intervista a Nadia Turriziani

occhidellamore-nadiaL’amore in tutte le sue sfumature prende forma nell’ultimo libro della scrittrice e giornalista Nadia Turriziani, “Gli occhi dell’amore (Sangel edizioni, 2011). Diciotto racconti che spaziano dall’erotismo al profondo affetto che lega una madre ai suoi  figli, dal tema dell’omosessualità a quello dell’anoressia, dalla passione per la scrittura fino all’adescamento compiuto sulle vittime ad opera delle sette sataniche.

Se è vero che è l’amore il filo conduttore di ogni storia, è anche vero che i racconti di Nadia Turriziani si ispirano al reale, attingendo dal quotidiano, dal vissuto e dalla cronaca idee e spunti per una narrazione, che si rivolge principalmente, ma non solo, a un pubblico femminile.

Dal romanzo erotico, Sul filo sottile del desiderio, all’amore in tutti i sensi. Com’è nata questa raccolta di racconti e cosa è cambiato rispetto alla sua produzione passata?
“Negli Occhi dell’amore ho voluto raccontare non solo l’erotismo, ma l’amore che viviamo tutti i giorni, il sentimento: dal legame che unisce due persone, all’amore per la vita e a quello per i figli. Anche la passione per la scrittura è un amore forte, ma spesso viene bistrattato, perché in campo narrativo sembra che gli uomini abbiano una marcia in più rispetto alle donne, anche se non è vero. Ad emergere è l’amore raccontato in quasi tutte le sue sfaccettature, compreso l’amore per i sogni e per i propri sentimenti.”

L’amore è quindi un sentimento dalle molteplici sfumature, non solo il semplice rapporto uomo-donna. Quali tematiche vengono affrontate nei suoi racconti?
“C’è l’omosessualità e la difficoltà di un genitore ad accettare le scelte dei figli, con il reciproco bisogno di capirsi, c’è l’anoressia, c’è il passaggio all’età adulta e la scoperta del sesso, c’è l’amore per lo sport con P.A.L.L.A.C.A.N.E.S.T.R.O e c’è anche la forza di una madre che cerca di salvare il figlio dalle sette sataniche, nel racconto Villa degli orrori. Non manca, però, l’incontro uomo-donna, trasportato sul piano della chat, che è ormai diventato il modo più consueto per conoscersi. Nei racconti si affrontano anche temi come l’Aids e la discriminazione e i tanti piccoli aspetti che spesso vengono tralasciati nel parlare di questa malattia, oltre alla prostituzione e ai problemi inerenti al sesso, al pagamento ai racket e alle violenze sessuali.”

Nel libro emergono anche fatti del suo vissuto personale, per esempio Anoressica…sarà lei tratta il tema dell’anoressia, tracciando un quadro degli stati d’animo della protagonista. Si può dire che la sua scrittura punti soprattutto all’aderenza al reale?
“Quello dell’anoressia è per me un tema molto sentito, essendoci passata. Questo racconto è anche un modo per cercare di aiutare le ragazze che non accettano la vita, è un problema che andrebbe affrontato con maggiore frequenza dalla letteratura. Nei miei racconti spesso prendo spunto anche da aspetti personali legati ai figli, oppure da storie di amiche che mi hanno toccato, come la vicenda di una ragazza congolese violentata, un fatto vero. È una letteratura che nasce dal reale, argomenti “di donne”, ma orientati a tutti.”

Sebbene sia l’amore il vero protagonista dei racconti, il sentimento si lega indiscutibilmente all’eros. Si può dire che stia nascendo un nuovo genere di letteratura erotica al femminile?
“Per me il genere erotico in passato è stato uno schermo per raccontare una storia sentimentale molto forte. Negli Occhi dell’amore l’eros rimane, specialmente nelle parti iniziali di un rapporto, ma affiancato da altri aspetti importanti, che vanno al di là del trasporto. È il quotidiano che prende forma a 360°. Per quanto riguarda il rapporto tra letteratura erotica e mondo femminile, ritengo che la donna, per quanti sforzi si siano fatti, continui ad avere un ruolo secondario, nonostante rivesta funzioni prioritarie: come madre, moglie e lavoratrice, compiti ai quali l’uomo da solo non potrebbe far fronte. Per questo bisogna combattere una battaglia continua per far affiorare le condizioni tipiche delle donne.”

Nadia Turriziani è nata a Massafra (Taranto) nel 1964. Ancora bambina si trasferisce con la famiglia a Latina, dove tutt’ora vive con il marito e tre figli maschi, e lavora come scrittrice e giornalista, collaborando con varie testate giornalistiche sia sul Web sia sul cartaceo, dove cura le rubriche di cultura, teatro e novità letterarie. Nel 2010 è uscito il suo primo romanzo erotico Sul filo sottile del desiderio (Diamond editrice), un e-book di poesie dal titolo Aria, Acqua, Terra e Fuoco e uno di fiaba, Storie di basket ed altre fiabe fantastiche. Nello stesso anno per le Edizioni REI ha pubblicato Stringimi forte a te. Con la casa editrice Sangel Edizioni ha pubblicato Gli occhi dell’amore e Dizionario di una golosa (giugno 2011). Il suo blog è www.nadiaturriziani.ilcannocchiale.it

Autore: Nadia Turriziani
Titolo: Gli occhi dell’amore
Editore: Sangel
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 272
Prezzo: 12 euro

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