Vivere a Piazza Vittorio. Intervista a Mariolina Venezia

rivelazione-esquilinoRivelazione all’Esquilino” (Nottetempo, 2011) di Mariolina Venezia. L’Esquilino, il più alto e il più esteso dei sette colli sui quali fu fondata Roma, è diventato dai primi anni ’80 un crocevia di differenti razze, culture e religioni.

Il simbolo del quartiere è Piazza Vittorio con il suo porticato umbertino e con le abitazioni create per la nascente borghesia post unitaria. Al tempo della Roma dei Cesari gli exquilini erano gli abitanti della fascia suburbana, così denominati per distinguerli dagli inquilini che risiedevano nell’Urbe. Svariati secoli dopo in questo luogo centrale e carico di storia vivono e lavorano cinesi, pachistani, indiani, africani e cingalesi. In questo melting pot Mariolina Venezia ambienta la trama del suo racconto che assomiglia a una sceneggiatura e che ha come protagoniste due ragazze, Rosaria e Delfina, che si trasferiscono in un palazzo di Piazza Vittorio diventato oggi sinonimo di multiculturalità.

Dopo Mille anni che sto qui, caso letterario e Premio Campiello 2007, ancora una volta l’universo femminile è protagonista dell’opera letteraria dell’autrice Mariolina Venezia che si dimostra abile narratrice del tema dell’immigrazione in chiave leggera ma non superficiale. “In mezzo ai negozi di chincaglierie cinesi, oggi ci sono fast food pachistani e negozi di video indiani, supermarket di cibo esotico e parrucchieri africani”.

Può sintetizzare le personalità di Rosaria e Delfina, due donne determinate e risolute?
“Ho scritto il racconto alcuni anni fa. Rosaria è un personaggio che mi sta molto simpatico perché è una ragazza di quelle come ce ne sono tante a Roma. Hanno cercato di sfondare in televisione come soubrette, come veline, modelle ma senza successo. Rosaria durante questo percorso pian piano arriverà a scoprire altri valori. Rosaria ha un carattere travolgente perché ha un fisico da velina, un modo di fare da camionista, però possiede dei sentimenti molto delicati. Anche Delfina rappresenta un personaggio abbastanza diffuso, una di queste ragazze cosiddette alternative, è un’artista che si scopre avere un padre miliardario di cui lei subisce il peso. Entrambe queste ragazze vivendo nell’ambiente multiculturale di Piazza Vittorio, è questa la metafora del libro, riusciranno in qualche modo ad ampliare i propri orizzonti e a trovare una soluzione ai propri conflitti interiori.”

Nel 2003 Gian Antonio Stella scrisse L’orda. Quando gli albanesi eravamo noi, un viaggio attraverso la nostra coscienza e le nostre radici. Secondo Lei com’è la situazione della xenofobia in una città cosmopolita come Roma e più in generale in Italia?
“Il mio libro è nato dalla constatazione che gli italiani con la loro cultura mediterranea la quale soprattutto al Sud per tradizione hanno sempre avuto il culto dell’ospitalità quindi dell’accoglienza verso lo straniero. In realtà gli stessi italiani che sono stati emigranti sembrano aver dimenticato nel giro di pochissimo tempo queste loro vicende e quelle stesse persone che hanno subito tutte le discriminazioni dell’essere emigrante e straniero, a loro volta le fanno subire alle persone che vengono oggi in Italia. Probabilmente anche manovrati da una cultura che all’epoca creava per esempio il mito dell’italiano esclusivamente mafioso. Erano questi tutta una serie di pregiudizi nei confronti degli italiani soprattutto del Sud. A loro volta questi pregiudizi vengono applicati dagli italiani agli immigrati. Ho voluto immaginare questa favola in cui invece pian piano gli italiani prendono coscienza di se stessi grazie proprio agli stranieri.”

Dopo la saga familiare dei Falcone di Mille anni che sto qui una piccola storia che parla di un grande problema. Che cosa conserva dentro di sé della terra che l’ha vista nascere?
“Quegli stessi ricordi e sensazioni che ho riportato nel romanzo Mille anni che sto qui.”

Mariolina Venezia è nata a Matera e ora vive a Roma. Ha pubblicato tre libri di poesie in Francia. Collabora con varie riviste letterarie e lavora come sceneggiatrice per il cinema e la televisione. Nel 1998 ha pubblicato per la casa editrice Theoria, la raccolta di racconti Altri miracoli, riproposta da Einaudi nel 2009. Sempre per Einaudi ha pubblicato il romanzo Mille anni che sto qui (2006) Premio Campiello 2007, Come piante tra i sassi (2009).

Autore: Mariolina Venezia
Titolo: Rivelazione all’Esquilino
Editore: Nottetempo
Anno di pubblicazione: 2011
Prezzo: 6 euro
Pagine: 60