Storie d’Arte e di Misfatti

storie-darte-e-di-misfattiArcheomafia è il termine coniato per indicare le organizzazioni criminali che operano nel settore dei beni culturali: dagli scavi clandestini alla creazione di falsi d’autore, dal furto di testi antichi alla commissione di perizie. Da oltre 40 anni i Carabinieri hanno fondato un Comando Tutela Patrimonio Culturale, impegnato quotidianamente nel rinvenimento di beni rubati, come nell’individuazione di frodi di varia natura.

Promosso da Legambiente e patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, “Storie d’Arte e di Misfatti” (Coniglio Editore) racconta sei casi risolti dal CTPC.

Le sceneggiature di Silvano Mezzavilla restituiscono fedelmente i crimini commessi (si va dall’appropriazione indebita di beni culturali all’organizzazione, spesso e volentieri finalizzata al riciclaggio di denaro sporco, di vere e proprie truffe ai danni del consumatore) ed allo stesso tempo indirizzano con cura l’attenzione del lettore verso aspetti squisitamente narrativi: dietro ogni delitto c’è una storia e l’autore coglie con eguale lucidità le ragioni dell’uomo di legge e le pulsioni del delinquente.

Il risultato di questa commistione di realtà e fiction è quanto mai gradevole ed i differenti episodi/casi arricchiscono il tema affrontato di particolari sempre nuovi e mai banali.

La qualità complessiva del prodotto è inoltre garantita dalla compartecipazione di alcuni talenti affermati del panorama fumettistico italiano, a cui sono stati affidati i disegni (su tutti mi preme rendere nota la presenza di un’autentica leggenda come Giancarlo Alessandrini, disegnatore di Sergio Bonelli Editore da oltre 30 anni e creatore grafico di Martin Mystere).

La presenza di più stili (dal gusto classico di Alessandrini alla morbidezza degli acquerelli di Sara Colaone, dall’arcobaleno di colori di Fabio Visintin alle tinte scure ed opprimenti di Marco Corona) equivale all’affermazione di più punti di vista e questa attenzione all’aspetto grafico sembra quasi essere un omaggio alle possibilità espressive del Fumetto: un linguaggio abitualmente bistrattato si trova magicamente a non avere nulla da invidiare a qualsiasi altra forma d’arte, letteraria o visuale che sia.

Con Storie d’Arte e di Misfatti Legambiente vuole gettare luce su un fenomeno criminale tanto grave quanto poco noto, cercando di sensibilizzare una fetta di pubblico il più larga possibile; la forma del romanzo grafico sembra particolarmente adatta a raggiungere lo scopo prefissato, in quanto capace di raggiungere il lettore più giovane, senza perdere rispettabilità dinnanzi a quello più esperto ed esigente.

Il Fumetto, oggi più che mai, dimostra di essere un genere letterario capace di affrontare gli argomenti più disparati: un tema quale la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale (la difesa dei nostri beni artistici ed allo stesso tempo della nostra identità nella Storia) poteva essere un banco di prova particolarmente duro, ma Mezzavilla e questo piccolo team di artisti a tutti gli effetti sono riusciti a svolgerlo con successo.

Autore: raccolta a cura di Paolo Barcucci
Titolo: Storie d’arte e di misfatti
Editore: Coniglio
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 15 euro
Pagine: 72