Luigi Capuana: opera omnia

opera-omnia-capuanaSi tratta di un’impresa colossale. La Salerno Editrice ha avviato la raccolta dell’opera omnia di Luigi Capuana, uno degli esponenti più celebri della scuola verista insieme a Giovanni Verga. L’Edizione nazionale delle opere dello scrittore siciliano sarà composta in tutto da 40 volumi. Per la prima volta l’intera produzione di Capuana sarà data alle stampe grazie a un imponente lavoro di recupero e di definizione filologica dei test.

Al lavoro una nutrita squadra di italianisti sotto la guida dell’accademico dei Lincei Gianvito Resta.

Segna il debutto della nuova Edizione nazionale un volume in due tomi da titolo “Cronache teatrali (1864-1867)” curato da Gianni Oliva. Secondo le stime, la bibliografia integrale Luigi Capuana (1839-1915) sarà a disposizione di studiosi e appassionati nel giro di cinque o sei anni.

Complessivamente sono previsti 40 volumi: cinque di romanzi, 12 di novelle, cinque di fiabe e racconti per ragazzi, quattro di teatro, sei di poesie e scritti critici, tre di operette, tre di carteggi, due di bibliografia. Nel corso dell’ultimo mezzo secolo le opere di Capuana ristampate sono state pochissime e quasi mai in edizione criticamente attendibile, anche per effetto del lungi periodo di oblio cui è stato sottoposto lo scrittore. Le sue opere, infatti, solo da qualche decennio sono state catalogate, ordinate e messo a disposizione degli studiosi.

«Da qui nasce la necessità – spiegato il professor Enrico Malato, presidente della casa editrice Salerno – di dar vita a un’edizione organica e filologicamente accertata della sua opera completa, di cui sono attualmente disponibili solo lacerti, in stampe generalmente inadeguate».

Sotto la presidenza di Gianvito Resta, fanno parte del comitato scientifico che cura l’Edizione nazionale delle opere di Luigi Capuana i professori universitari Nino Borsellino (La Sapienza di Roma), Arnaldo Di Benedetto (Torino), Matteo Durante (Messina), Aldo Maria Morace (Sassari), Gianni Oliva (Gabriele d’Annunzio di Chieti), Angelo Raffaele Pupino (Istituto Orientale di Napoli), Michela Sacco Messineo (Palermo), Raffaele Sirri (Istituto Orientale di Napoli), Sarah Zappulla Muscarà (Catania), Alfio Seminara (Archivio di Stato di Messina).