Maison Rouge

Maison-rouge_largeMaison Rouge (Astro Edizioni 2017, collana E-sordisco, formato e-book) di Pasquale Capraro. L’amore è una forza potente capace di andare oltre ogni limite e oltre ogni ostacolo pur di trionfare.


L’amore è quello che muove la trama di Maison Rouge di Pasquale Capraro, nella Parigi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tutto comincia in una villa francese ad inizio del Novecento, dove una ragazza arriva in cerca di informazioni utili che le permettano di comprendere quello che è il suo passato. Poi, la narrazione torna indietro nel tempo quando il giovane e aitante Gilbert entra nel bordello Maison Rouge, diretto da Madame Claire e, prima di cadere addormentato come un sacco di patate, conosce la bella Jasmine. Al risveglio Gilbert non è più nella casa di tolleranza ma dagli amici Maurice e Albert, che gestiscono un atelier d’arte a Parigi. Il giovanotto è deciso a fare tutto il possibile per trovare la bella Jasmine e indurla a smettere di fare la prostituta, perché gli sono bastati pochi secondi per innamorarsi di lei. Anzi una volta trovata la ragazza, Gilbert scopre che il suo vero nome è Amelie, che arriva dalla campagna e che anche lei lo ama.

I due giovani mettono in atto il loro piano, ma per Amélie – ragazza di umili origini, giunta a Parigi e finita a fare un lavoro che nemmeno lei avrebbe creduto – le cose si complicano quando verso di lei comincia ad avere un’attrazione ossessiva tal Monsieur Leroy. L’uomo è un ricco proprietario terriero che lavora come direttore di un credito fondiario e farà di tutto per ottenere quello che vuole dalla giovane.

Il romanzo di Capraro è avvincente non solo perché ha al centro una storia d‘amore intricata e complessa – quella tra Gilbert e Amélie – nelle quale le due metà coinvolte lotteranno per trovare la propria felicità. Maison Rouge trascina i lettori dentro alla Parigi ottocentesca, quella dove accanto ai personaggi della finzione narrativa si percepiscono i nomi di coloro che hanno cambiato l’arte (Impressionisti e Nabis) e dato il via alla fotografia (Nadar). La città è un groviglio di vie, un formicaio umano all’interno della quale si intrecciano relazioni d’amore e d’amicizia, speranze per il domani e sogni infranti. Tutto ciò è come un fiume in piena che travolge i protagonisti mettendo a repentaglio la loro ricerca della felicità, proprio come accadeva a Lucien de Rubempré protagonista di Illusioni perdute di Honoré de Balzac. Nel libro di Capraro il finale è diverso, dolceamaro direi, ma la messa in crisi di ogni obiettivo mi ha ricordato il personaggio balzachiano.

Maison Rouge di Pasquale Capraro è una storia d’amore avvincente, nella quale i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo a spiazzare il lettore facendogli capire che l’andamento della vita è imprevedibile. Allo stesso tempo il romanzo è l’affresco di una società moderna in fase di formazione e fermento, nella quale si intrecciano i destini delle persone, più meno note e più o meno reali, che hanno fatto la storia.

Pasquale Capraro, nato a Gallipoli nel 1959, già autore di Rose del Sud (Edizioni del Grifo – Premio Internazionale Artistico-Letterario Cav. Benedetto Romano – Lecce, 1996), Il bacio della sirena (Edizioni Cinquemarzo 2011), Il tessitore di stelle (Edizioni Cinquemarzo 2012), Garden Village (Edizioni Cinquemarzo 2014) e Di fiato, d’amore e vento (Edizioni Cinquemarzo 2016).

Autore: Pasquale Capraro
Titolo: Maison Rouge
Editore: Astro
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 1,99 euro
Pagine: 192