L’attesa di Maria

lo-spazio-biancoCronaca lucida di una nascita, di una speranza e di una attesa. E’ “Lo spazio bianco” di Valeria Parrella (Einaudi 2008). La quarantaduenne Maria, donna sola ed indipendente che vive a Napoli e che insegna italiano in una scuola serale si scopre incinta di un uomo che, appena saputo che sta per diventare padre, la lascia.

La piccola Irene nasce troppo presto, tre mesi prima e viene ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale in una incubatrice bianca, spazio bianco. Per cinquanta interminabili giorni la vita di Irene è appesa al filo della macchina che l’aiuta a vivere e Maria aspetta circondata da un mondo nuovo quello ospedaliero fatto di dolore, paura, sale d’attesa, madri nelle sue stesse condizioni, medici, infermieri, gente comune. Nulla adesso è più come prima.

Valeria Parrella, in questo suo primo profondo ed intenso romanzo, in parte autobiografico, con una scrittura asciutta, scorrevole e con interessanti riferimenti al passato della protagonista che meglio rendono la storia, ci parla di Maria, illuminista, laica, gran fumatrice che si rifugia nella lettura, la quale in prima persona descrive come un diario la realtà quotidiana attendendo lei che “…non sono buona ad aspettare...” che la bimba nata prematura riesca a respirare e ad alimentarsi autonomamente. Storia di una doppia rinascita quella di Irene, avvolta nel suo spazio bianco e quella al di là del vetro di Maria, consapevole ed orgogliosa di dover allevare la propria figlia da sola. Nel romanzo è evidente l’amore per Napoli della campana Parrella, vista tramite i personaggi che Maria incontra.

Napoli città che resiste, che non vuole soccombere nonostante i secolari problemi che l’affliggono. I polmoni e il cuore di Irene che lottano per vivere, gli studenti di Maria, immigrati e lavoratori non più giovani che sperano in un avvenire migliore cercando faticosamente di conquistarsi il diploma di Terza Media, diventano il simbolo di questa città ricca di contraddizioni e in cerca di riscatto, solare e tragica che attrae e respinge.

La regista Francesca Comencini, da sempre osservatrice sensibile ed attenta della realtà che ci circonda, da questo romanzo ha tratto l’omonimo film, protagonista Margherita Buy nel ruolo di Maria, in concorso alla 66esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si svolgerà dal 2 al 12 Settembre 2009 e che sarà presentato il giorno 8 Settembre. Ha descritto il libro della Parrella come “…una storia femminile non femminista, la protagonista non è una donna che vive in funzione dei maschi” (La Repubblica 7/08/2009).

Valeria Parrella è nata a Torre del Greco nel 1974. Si è laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Napoli. Si è specializzata come interprete della Lingua Italiana dei Segni e ha lavorato all’E.N.S. (Ente Nazionali Sordi) di Napoli dove vive. Nel 2003 con la raccolta di sei  racconti Mosca più balena Minimum Fax ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Ha pubblicato diverse antologie di racconti e nel 2005 la raccolta di racconti Per grazia ricevuta è arrivata tra i cinque finalisti del Premio Strega dello stesso anno e vincitrice del Premio Renato Fucini per la migliore raccolta di racconti. Il verdetto (Bompiani 2007). Ha collaborato con il quotidiano La Repubblica. Alcuni suoi scritti sono apparsi sulle riviste Nuovi Argomenti, Origine e Accattone.

Voto: 7
Autore: Valeria Parrella

Titolo: Lo spazio bianco

Editore: Einaudi

Anno di pubblicazione: 2008

Prezzo: 14,80 euro

Pagine: 112