I “Quaderni russi” di Igort

igort_001È un altro prezioso viaggio quello di “Quaderni russi” di Igort (Mondadori 2011), che dopo “Quaderni ucraini”pubblicato l’anno scorso torna con una bellissima graphic novel, questa volta sulla Russia e le guerre dimenticate del Caucaso, dove si è consumato uno dei conflitti più drammatici e meno raccontati del Novecento. Con la triste eccezione di Anna Politkovskaja, la giornalista del quotidiano russo Novaja Gazeta che ha pagato con la vita le sue inchieste sui crimini di guerra russi in Cecenia. Proprio da questo omicidio ancora (volutamente) irrisolto Igort parte con il suo racconto, raccontando per immagini la sua visita al palazzo dove è stata uccisa la giornalista russa, freddo e neve per le strade, sotto un cielo arancione ma livido, l’ascensore su cui Anna stava salendo nell’autunno del 2006 con le borse della spesa in mano, prima di essere assassinata.

Quel condominio anonimo e un po’ triste è la prima tappa del lungo viaggio di Igort, che ha vissuto per mesi in Russia per raccogliere materiale e testimonianze. Tra crimini recenti – la guerra cecena, i rastrellamenti nei villaggi, la disperazione delle madri, la capitale cecena, Grozny, fatta di neri scheletri di case, di palazzi fantasma, ma anche la strage di Beslan – e i gulag staliniani dove morirono milioni di dissidenti del regime sovietico. Sono forse queste le pagine più belle: pagine di nebbie gelide a trenta gradi sotto zero, di baracche quasi scomparse e filo spinato.

Qui anche le parole si riducono, il racconto si fa essenziale per lasciare spazio al disegno che meglio racconta la profonda solitudine e l’annichilimento sistematico dell’uomo, ridotto infine a una figura sempre più minuscola che pare scomparire nella pagina come nel bianco della neve.

Se forse non ai livelli del precedente “Quaderni ucraini”, anche questo lavoro di Igort prova la forza narrativa e il merito della testimonianza dell’autore, che continua a raccontare la storia di aree “marginali” del mondo provando a svelare questa volta il grande mistero russo, terra sconfinata, al tempo stesso patria di grandi uomini e scenario di immense tragedie.

Igort è nato a Cagliari nel 1958. Da trent’anni è autore di fumetti e illustratore. Ha pubblicato le prime storie sulla rivista “Il pinguino”, di cui è stato tra i fondatori. Negli anni ’80 i suoi fumetti sono stati pubblicati sulle pagine di prestigiose riviste internazionali, come Linus. Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press. Tra i suoi ultimi lavori,Storyteller (Coconino Press 2006), Dimmi che non vuoi morire (Mondadori 2007), Baobab 3(Coconino Press 2008), Quaderni ucraini (Mondadori 2010), Parola di Chandler, tradotto da Sandro Veronesi su testi di Raymond Chandler (Coconino Press – Fandango 2011), Alligatore, dimmi che non vuoi morire (Coconino Press – Fandango 2011). I suoi lavori sono pubblicati in 15 Paesi.

Autore: Igort
Titolo: Quaderni russi
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2011
Pagine: 180
Prezzo: 17.50 euro

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Elisabeth: un esordio importante

elisabeth-sortinoPremessa: più che una recensione, questo è uno sguardo preliminare su un libro, “Elisabeth” (Einaudi, 2011) del giovane esordiente Paolo Sortino, che merita un’attenzione prolungata, una lettura più complessa e distesa. Sono tante e diverse le questioni che mette in circolo; qui ci limitiamo a qualche considerazione introduttiva. La storia (terribile) cui il romanzo si riferisce e in qualche modo ricrea è nota.

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Giuseppe Pederiali e Il Ponte delle Sirenette

ilponte-dellesirenetteMilano e non solo raccontata dagli anni Venti agli anni Ottanta del secolo scorso, un fondale che conosce l’occupazione nazista e la guerra, anche quella che si fanno privatamente gli uomini, non la migliore delle specie viventi probabilmente, un romanzo, “Il Ponte delle Sirenette” (Garzanti, 2011), che lo stesso autore, Giuseppe Pederiali, ha definito “ottocentesco”, e quindi continuamente oscillante fra il piano storico e quello delle piccole grandi vite di suoi protagonisti.

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La luce perfetta del giorno: intervista a Elena Varvello

la-luce-perfetta-del-giornoLa luce perfetta del giorno” (Fandango), esordio di Elena Varvello racconta con una scrittura profondamente evocativa la vita di Matilde, donna forte e dura, della sua famiglia e degli altri abitanti di una piccola comunità montana. Continue reading

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Albinati dichiara “Guerra alla tristezza!”

guerra-alla-tristezzaSessanta racconti, sessanta storie, per lo più inedite, scritte a partire dagli anni Ottanta fino ad oggi, narrano la ricerca di una possibile soluzione contro l’infelicità. Edoardo Albinati in “Guerra alla tristezza! (Fandango, 2009) indaga, studia e scava nel dolore e nella sofferenza per superare il male e tentare di ricostruire un mondo più felice e positivo. Un libro suggestivo e importante, che racchiude la migliore produzione narrativa di uno dei più riconosciuti e significativi autori italiani contemporanei. Continue reading

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Kolack è “Fino in capo al mondo”

fino-in-capo-al-mondoFino in capo al mondo” (Robin, 2008) è la prova d’esordio di Adam Kolack ma soprattutto è una storia. Anzi sono molte storie che si intrecciano e si sovrappongono fino a farne un romanzo aggraziato e solido, capace di tessere una trama mai scontata e sempre limata con la dovizia di chi conosce l’arte della scrittura. L’autore mette in atto un vero e proprio viaggio iniziatico che fa della strada il teatro assoluto e indefinito della storia. Continue reading

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