“Io e Dio. Una guida dei perplessi”

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Il volume Io e Dio. Una guida dei perplessi di Vito Mancuso (Garzanti 2011) riprende il tema già oggetto della ricerca sviluppata nella precedente opera ”L’anima e il suo destino”: quale è il senso e il fine della nostra vita? Un interrogativo che l’uomo si pone come essenziale e prioritario sin dai primordi della storia. Intorno a questa domanda si sviluppa il discorso appassionato di Mancuso dal momento che, secondo il teologo, ”rispondere a questa domanda è impossibile senza riflettere sul rapporto tra noi e Dio. E’ una domanda che coinvolge l’intero genere umano ma anche “personale”, perchè riguarda ciascuno di noi e alla quale non ci si deve sottrarre.

Lungo il suo percorso logico, ricco di dottrina e denso di richiami ai filosofi e teologi che nel corso della storia hanno meditato sull’esistenza di Dio, spiega e condivide le ragioni della sua profonda fede in Dio.

“Per me affermare l’esistenza di Dio” scrive Mancuso “significa credere che questa dimensione, invisibile agli occhi ma essenziale al cuore, esista, e sia la casa della giustizia, del bene, della bellezza perfetta, della definitiva realtà”. Ed indica come senso della vita il bene, sintesi della giustizia, verità e bellezza, per il quale i credenti devono operare: un compito di enorme portata, che essi sono chiamati a svolgere con consapevolezza, senza attendere aiuti dall’alto, lottando e soffrendo, se necessario, giorno per giorno lungo tutto l’arco della vita. Occorre, inoltre, superare il dualismo fra lo “scientismo ateo e semplicistico” ed il dogmatismo delle autorità ecclesiastiche. L’esperienza spirituale – sostiene con forza e convinzione l’autore – ha più valore della dottrina ed il primato, quindi, deve essere conferito alla coscienza e non alla dogmatica. Insomma, libertà di coscienza e non cieca obbedienza all’autorità: una tesi che, seppure non nuova, sarà presumibilmente al centro dell’attenzione ed oggetto delle dispute più frequenti nel dibattito che questo libro è destinato ad aprire.

Vito Mancuso è nato a Casate Brianza nel 1962. Dopo gli studi nel Seminario arcivescovile di Milano, viene ordinato sacerdote nel 1986. A distanza di un anno ha chiesto di essere dispensato dalla vita sacerdotale e di dedicarsi solo agli studi teologici. Inizia quindi la sua attività lavorativa in campo editoriale prima presso Piemme, quindi Mondadori e San Paolo. Nel 1996 consegue il terzo e conclusivo grado accademico, il Dottorato, in teologia con il massimo dei voti, con una tesi “Hegel teologo e l’imperdonabile assenza del principedi questo mondo”, pubblicata da Piemme.

Seguono, dal 1997 ad oggi, otto opere, tra le quali ricordiamo. “Dio e l’angelo dell’abisso, ovvero la visione cristiana del mondo” (Città Nuova1997), ”Per amore. Rifondazione della fede” (Mondadori, 2005), ”L’anima e il suo destino” (Raffaello Cortina, 2007), “Disputa su Dio e dintorni” con Corrado Augias (Mondadori, 2009), “La vita autentica” (Raffaello Cortina, 2009), che ha avuto anche un’edizione audio con prefazione di Lucio Dalla (Emons ,2010). Il pubblico più ampio ha impparato a conoscerlo attraverso gli articoli che va pubblicando sul quotidiano “La Repubblica”, che spesso hanno suscitato discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con quelle delle gerarchie vaticane. Attualmente è docente presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano

Autore: Vito Mancuso

Titolo: Io e Dio. Una guida dei perplessi

Editore: Garzanti

Anno di pubblicazione: 2011

Prezzo: 16,60 Euro

Pagine: 488

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