Indagine al Giambellino

Indagine al Giambellino

Indagine al GiambellinoIndagine al Giambellino. Un delitto di periferia (Fratelli Frilli Editori 2017) di Matteo Di Giulio è il giallo dell’estate con tutti gli ingredienti al posto giusto. L’autore è considerato non a caso il vero erede di Scerbanenco, il giallista milanese che ha influenzato un’epoca e che è ancora considerato il più grande maestro del brivido che la città meneghina abbia mai avuto. E questo perché Di Giulio ha imparato benissimo la lezione di come imbastire un grande romanzo noir che di giallo ha il canovaccio ma che si nutre di suspense e di mistero, di frasi sfuggenti e personaggi inafferrabili.


Nel romanzo c’è tutto quello che uno straordinario libro giallo deve avere: il delitto efferato, le indagini difficili, una varietà di personaggi, la periferia della grande città e una scrittura nervosa, efficace, bellissima.

Matteo Di Giulio ha uno stile e un linguaggio che difficilmente si riesce a trovare in altri scrittori del genere e questo aiuta il lettore ad amare il lavoro fin dalle prime pagine. L’asso nella manica di questo romanzo, però, rimane il protagonista: Michele Russolani, detto il Russo.

È su di lui, sulla sua incredibile e singolare personalità che ruota tutto il romanzo, su di lui si snodano le vicende e le indagini, lui è il deus ex machina che porterà alla risoluzione del caso pur tra mille difficoltà ambientali e personali.

Non è semplice creare un personaggio come Il Russo, ex poliziotto congedato per un brutto incidente in servizio, con un infortunio permanente non operabile e con una pallottola rimasta a pochi millimetri dal suo cervello e che potrebbe ucciderlo in qualsiasi momento.

Michele Russolani è stato messo a dura prova dalla vita ma anche in qualche modo risarcito dalla stessa, e se nello stesso incidente che lo ha reso invalido ha perso la moglie e sua figlia per questo non gli parla più, ha anche acquisito dei poteri “speciali” diventando un vero e proprio mentalista, nel significato più moderno del termine. Il Russo sa captare ogni minimo comportamento altrui, legge nella personalità degli altri e li spinge a commettere passi falsi ma è anche parimente un uomo tormentato che fa dell’Indagine al Giambellino anche un momento di grande riflessione personale e di rivalsa di giustizia.

Il romanzo si apre con il ritrovamento del cadavere di un pensionato, Aurelio Corona, nel suo appartamento di via Bruzzesi, appunto nel quartiere del Giambellino e Antonio Tasca, commissario capo incaricato delle indagini trova non poche difficoltà a condurre delle ricerche all’interno del popolare quartiere, scontrandosi con la diffidenza dei residenti e con le paure solite dei cittadini quando succedono vicende efferate a pochi passi dalle loro abitazioni.

Così Tasca coinvolge Il Russo, suo ex sottoposto e ora barista di un locale a pochi metri da dove è stato commesso il crimine.

A prescindere dalla bellezza crudele del noir e dei suoi personaggi più emblematici, Indagine al Giambellino è un romanzo che ha anche il grande merito di presentare una Milano differente e poco glamour ma non per questo meno vera e vitale, affascinante e spaventevole allo stesso tempo.

Il quartiere, gli abitanti, la vita di periferia e tutte quelle cose che si celano e si nascondo in essi diventano allora il valore aggiunto di un lavoro letterario che si candida ad essere il vero giallo dell’estate italiana, arrivato in poche settimane alla sua seconda ristampa e che è il miglior biglietto da visita per conoscere uno dei giallisti più quotati degli ultimi anni.

Matteo Di Giulio, scrittore, saggista e traduttore, vive a Milano, dove è nato nel 1976. Critico cinematografico, ha collaborato con festival e riviste. È stato vicedirettore dell’Asian Film Festival di Roma. Nel 2008 ha curato il saggio Non è tempo di eroi. Il cinema di Johnnie To. Suoi articoli sono stati tradotti in inglese e cinese. Ha pubblicato i romanzi La Milano d’acqua e sabbia (2009), finalista al Premio Belgioioso Giallo, Quello che brucia non ritorna (2010), I delitti delle sette virtù (2013), finalista al Premio Carlo Oliva, Figli della stessa rabbia (2016), Indagine al Giambellino (2017) e La congiura delle tre pergamene (2017). Suoi racconti sono apparsi su diverse antologie e su Velvet – la Repubblica.

Autore: Matteo Di Giulio
Titolo: Indagine al Giambellino. Un delitto di periferia
Editore: Fratelli Frilli Editori
Anno di pubblicazione: 2017
Prezzo: 12,90 euro
Pagine: 290