“Il cavaliere timido”

ilcavalieretimido-butterflyIl cavaliere timido” (Butterfly Edizioni, 2011) è il romanzo d’esordio della giovane autrice Letizia Carnieri. In esso ritroviamo tutti gli elementi più tipici della favola: cavalieri, re, principesse, maghi, streghe, mostri, incantesimi, creature mitiche.

Ma, a differenza di quanto solitamente accade, il cavaliere protagonista della storia (il cui nome verrà svelato solo nel finale) non è il classico eroe sempre sicuro di sé: in battaglia è invincibile ma in varie altre situazioni più quotidiane è alle prese con una incontrollabile timidezza ed arrossisce… “come un cosciotto allo spiedo“.

La favola è ambientata nella piccola cittadina di Lancea, in un limpido ma freddo febbraio di un tempo imprecisato. Il cavaliere, in groppa al suo splendido unicorno bianco dal passo leggero come l’aria, fa il suo ingresso in città destando tra i paesani un misto di curiosità, timore ed ammirazione. Le giovani donne se ne innamorano. Gli uomini ne ammirano l’atteggiamento freddo e superiore (che in realtà cela la sua timidezza). Una vecchia sostiene a gran voce che non può portare nulla di buono uno che sa domare un unicorno. Tutti si chiedono: perché è venuto? Lo ha chiamato il re per affidargli una missione? C’è forse un pericolo che minaccia tutti loro?

Scorrendo le pagine di questa piacevole favola (dallo stile piano e leggero ma anche preciso, accurato nelle descrizioni, capace di introspezione e suspance) si susseguono vari personaggi curiosi e simpatici: Quisquilio, il proprietario della locanda in cui alloggia il cavaliere, un gigante buono sempre pronto ad ascoltare e dar consigli; Ruggine, un timido ragazzo che sogna di diventar scudiero; Ginkgo, un vecchio e saggio mago che sa sempre cosa fare; la principessa Angelica, non bellissima, timida, romantica, che ama fantasticare all’ombra di una maestosa quercia.

Ad un certo punto, però, la principessa Angelica scompare. Cosa sarà successo? Chi l’ha rapita? Forse la terribile maga Brunilde? O uno di quei mostri che si dice siano nascosti nel lago che circonda Lancea? Il re affida al cavaliere il compito di ritrovare la principessa. Ed il cavaliere scoprirà che i mostri più difficili da sconfiggere non sono quelli “reali” ma quelli interiori, le nostre paure.

Ed è proprio questo ciò che vuol insegnarci questa bella favola: valorizzare i nostri talenti, non dar troppo peso ai giudizi degli altri su di noi, liberarci dall’armatura con la quale ci copriamo per nascondere le nostre paure, credere in noi e nei nostri sogni. Spesso siamo più vicini di quanto crediamo a ciò che sogniamo; e basta un tocco d’amore e di favola per realizzare i nostri propositi.
Il cavaliere timido insomma è una favola per bambini ma non solo. È una favola per tutti. È una favola di vita. È una favola che ci insegna che il vero coraggio sta nel non stancarsi mai di credere nei propri sogni.

Letizia Carnieri (Roma, 1979), laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche ma da sempre appassionata di scrittura, “Il Cavaliere timido” è il suo primo romanzo.

Autore: Letizia Carnieri
Titolo: Il cavaliere timido
Editore: Butterfly Edizioni
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 96
Prezzo: 7,50 euro
Età di lettura: dai 6 anni in sù

*articolo di Domenico Uccellini