“Pecoranera”. Mollare tutto e vivere nella Natura

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Abbandonare tutto, la casa, il lavoro, le proprie amicizie per stabilirsi nella più aperta campagna, a contatto con la nuda Natura. Questa la scelta controcorrente di Davis Bonanni, da pecoranera, come si suol dire di chi prende una strada diversa, troppo diversa rispetto alla consuetudine, tanto da apparire bislacca, strana, la decisione di un pazzo.Davis Bonanni mette nero su bianco la sua storia, la riflessione che lo ha portato a licenziarsi dal suo mestiere di tecnico informatico a ventitrè anni e a tuffarsi nell’avventura agricola. D’ora in poi vivrà dei prodotti della Terra da lui coltivata e andrà a stabilirsi nelle zone rurali della Carnia, regione montuosa situata nella parte nord-orientale dell’Italia.

La fatica si fa sentire da subito, a partire dalla furibonda reazione dei suoi parenti, in particolare la nonna, conscia delle fatiche dei contadini della sua generazione. Non comprende come si possa azzardare una vita frugale in una società dominata dal computer. Con quale arroganza questo ragazzo cerca di ristabilire un ordine agricolo ormai travolto dall’ideologia del progresso? Da dove viene la sua scelta? Devis, come scrive nei primi capitoli del suo libro, prende questa definitiva decisione visitando gli ecovillaggi, innamorandosi dello stile di vita simbiotico con la Natura ed i suoi elementi. L’umanità che la abita vive della e per la Terra, inserita in un equilibrio di cui non può fare a meno.

Dal piccolo orto, passando per la serra, Devis assume la consapevolezza di come l’ambiente naturale vada curato con attenzione ed amore, perché anch’esso può ferirsi, se non morire e stravolgere la sua ancestrale funzione di dare frutto. Ne fa esperienza quando decide di applicare nuove tecnologie per la semina, per risparmiare tempo e fatica, ma che producono l’incedere minaccioso di erbe nocive per il raccolto. Conosce l’inverno rigido che rende i contadini scorbutici e irosi, perché senza la materia prima di lavoro, i periodi di siccità e di scarsi raccolti, identifica se stesso con la necessità di moltiplicare la produzione della Terra.

La sua filosofia comincia ad attirare l’attenzione di tanti ragazzi, specialmente delle zone urbane, affascinati dall’esperienze nei campi di Devis, sempre più convinti che una via d’uscita alternativa al rapporto di dipendenza con la moderna industria esista e sia sempre esistito. Quando decidono di vivere immersi nella Natura a contatto con la Terra, percepiscono quell’ansia di entrare a farne parte pur sapendo di non essere nati lì, con tutta la buona volontà di diventarne degni amanti. Un’esperienza formativa, una spinta all’autosufficienza, un esercizio vitale per saldare la mente, esposta agli sblazi d’umore causati da situazioni meteorologiche talvolta spietate, dall’indifferenza degli animali che rubano il prodotto di duro lavoro. Alla fine del libro, Devis si accorge che manca ancora un tassello per completare il piano di felicità che si è programmato: la presenza di compagni di lavoro per la sua vita in aperta campagna. Così arrivano Sara e Sebastiano e il ciclo della Natura riprende il suo seguito.

Devis Bonanni, classe 1984, ha lavorato fino a ventitrè anni come tecnico informatico. Dopo di ché ha intrapreso la strada dell’ecologia, diventando un contadino a tempo pieno, con l’obiettivo di progettare una vita autonoma attraverso l’autosufficienza alimentare. Da qui ha origine il Progetto Pecora Nera e dal 2003 il sito che ne esprime le opinioni con l’intento di coinvolgere altri soggetti nel sostegno alla rete comunitaria.

Autore: Devis Bonanni
Titolo: Pecoranera. Un ragazzo che ha scelto di vivere nella natura
Editore: Marsilio
Anno di pubblicazione: 2012
Pagine: 202
Prezzo: 15,50 Euro

Articolo di Lorenzo Carrega

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