“Sangue di mezz’inverno”: parola alle vittime

sangue-di-mezzinvernoSangue di mezz’inverno (Editrice Nord, 2010), è il nuovo best-seller svedese di Mons Kallentoft. Un thriller angosciante e aggrovigliato, con un verità occulta e difficile a svelarsi.

Ma più che l’intreccio complesso, la suspense e le piste investigative, a colpire il lettore sono senza dubbio le voci delle vittime.

In Svezia, in una freddissima giornata di mezz’inverno, una giornata che “non è fatta per i vivi” viene trovato il cadavere di un uomo obeso, completamente nudo, appeso ad un albero e con il corpo martoriato da ferite. Chi l’ha voluto morto? E’ stata una vedetta, o l’ennesimo scherzo crudele di un’esistenza fatta di derisione e solitudine? L’indagine è affidata alla detective Malin Fars, una donna ambiziosa e determinata a smascherare la verità, la cui vita privata correrà parallela alla vicenda investigativa, tra una figlia tredicenne avuta troppo presto, il vizio dell’alcool e le fugaci relazioni amorose.  Intanto le tracce dell’assassino si perdono in un panorama variegato di  relazioni e misteri e a complicare la situazione ci si mette persino la neve, cancellando con il suo manto bianco i possibili indizi.

L’intuito della Malin e qualche incontro favorevole porterà, tuttavia, alla risoluzione del caso e alla scoperta di un colpevole, a sua volta vittima. La crudeltà e la violenza generano odio e nuova violenza. Le vittime si trasformano in colpevoli in una catena che, arrivata al suo culmine, si spezza.

Sangue di mezz’inverno è un libro che appassiona, sia per la particolarità di una donna detective protagonista, che, con buona probabilità ritroveremo in nuove indagini, sia per il ritmo serrato delle investigazioni, sia per una singolare struttura narrativa. A rendere ancora più avvincente la lettura, tuttavia, sono i pensieri interiori delle vittime, che coinvolgono sempre più il lettore e sono in grado di presentare personaggi vivi e reali. Di particolare rilevanza è l’assunto del libro: i colpevoli sono e sono stati a loro volta delle vittime. La violenza produce violenza, come gli anelli di una catena.

Mons Kallentoft è nato nel 1968 a Linköping. Da giovane non legge granché: preferisce giocare a calcio e ad hockey. Poi, all’età di 14 anni, un infortunio gli impedisce di proseguire l’attività agonistica e gli fa scoprire la narrativa. Ma devono ancora passare vari anni, parecchi viaggi e un lavoro da pubblicitario prima che Mons decida di dedicarsi completamente alla scrittura. Il successo è immediato: osannato dalla critica, Sangue di mezz’inveno vende più di 300.000 copie in Svezia e, con la pubblicazione in altri 12 Paesi europei, diventa un caso editoriale internazionale.

Autore: Mons Kallentoft
Titolo: Sangue di mezz’inverno
Editore: Editrice Nord
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18,60 euro
Pagine: 444