“Sono comuni le cose degli amici”, buon esordio di Nucci

comunicoseSono comuni le cose degli amici(Ponte alle Grazie, 2009) è l’atteso esordio narrativo di Matteo Nucci, una delle maggiori promesse del panorama letterario italiano. Questo primo romanzo, concepito dopo aver esplorato più volte la forma-racconto, mette in luce, oltre alle qualità linguistiche e narrative, una capacità palpabile di creare un’intelaiatura più che mai resistente, capace di reggere un apparato descrittivo nient’affatto facile.

In una struttura borghese, ora amplificata ora dissolta, si assiste immobili alla rottura di schemi predefiniti o pensati come inossidabili; uno spaccato “esistenziale” ma non “esistenzialista” che ci conduce nelle radici sotterranee di piccoli e grandi problemi quotidiani. Pensato come un romanzo “a scompartimenti” (tripartito in sezioni e in macro-scene squisitamente rifinite) in realtà affonda il colpo nella forza d’insieme.

Quello di Nucci è un libro di gesti, simboli, parole, dialoghi, silenzi. Tutto è divorato dallo sguardo famelico e onnivoro: persone e cose, passato e futuro, amori e amicizie, luoghi e sogni. Il rapporto padre-figlio è ridotto ad un atomismo esplosivo, realtà e finzione, verità e bugie, speranze e paure si contrappongono e si sovrappongono in un unico grande rimpianto. Anche il filo tra quello-che-siamo e quello-che-non-siamo è destinato ad essere tagliato, reso invisibile dalla forza titanica dei piccoli eventi quotidiani.

Fagocitati dalla storia – e dagli eventi – non ci accorgiamo che, a volte, l’autore è fin troppo ridondante, troppo attento a cercare un punto di vista privilegiato che non sempre trova. Ma se ci fermiamo un attimo a vedere il mondo con gli occhi del protagonista – o dello stesso Nucci – ci accorgiamo di essere abbagliati da una flebile me efficace luce. Quella di chi cerca nella scrittura risposte difficilmente trovabili in altri luoghi.

Matteo Nucci è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato saggi su Empedocle e Platone e ha curato una nuova edizione del Simposio di Platone (Einaudi, 2009). Collabora con Il Venerdì e con la Repubblica XL. Suoi racconti sono apparsi sul Caffè illustrato e su Nuovi Argomenti.

Autore: Matteo Nucci
Titolo: Sono comuni le cose degli amici
Editore: Ponte alle Grazie
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14,50 euro
Pagine: 224