“L’Italia in vacca” di Caselli. Elogio del cambiamento

litalia-in-vaccaCon “L’Italia in vacca” (Aliberti, 2009) Riccardo Caselli, giovane e bravo scrittore all’esordio narrativo, prova a tratteggiare un inquietante ma ironico quadro del nostro paese. Uno stile asciutto ma al tempo stesso incisivo.

Tutto ciò permette al lettore di trovare spunti interessanti e disparati che, a conti fatti, dimostrano una visione globale dell’argomento, un’ottima preparazione e una maturità insolita nel comprendere passaggi anche molto complessi.

Già dalla copertina, una vacca “tricolore” sezionata in parti, ognuna a rappresentare le venti regioni italiane, l’intento dello scrittore è chiarissimo: riflettere e far riflettere con il sorriso e con un procedimento per metafore che ha il sapore della satira.
L’irriverenza di Caselli, ragionata e mai irrazionale, si manifesta non tanto contro qualcosa o qualcuno in particolare ma contro un “sistema paese” incapace di assorbire i momenti negativi della propria storia.

Muovendosi nella migliore tradizione della saggistica (e, perché no, del pamphlet) in quest’opera è individuato un punto di partenza, la crisi economica dell’ultimo biennio, mentre il punto d’arrivo, procedendo a ritroso, è riconducibile non tanto ad un unico fatto o momento storico, bensì a molteplici passaggi di un percorso nient’affatto virtuoso intrapreso dalle nostre istituzioni e, perché no, dalla società civile.

Essere giovane oggi forse è una sfortuna ma essere “giovane e arrabbiato” può essere utile per capire meglio la società in cui si vive e il proprio tempo.  Quello che abbiamo di fronte è un vero e proprio grido d’allarme: per il nostro paese, per la nostra generazione, per il futuro che ci attende e che non ci deve trovare impreparati.

C’è tutto in questo saggio, innovativo nella forma e nei procedimenti, c’è la “videocrazia” di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi, c’è la politica, gli aspetti di una società che cambia tutti suoi volti: quello culturale, artistico, tecnologico, industriale, persino sportivo. Longo si muove da Berlusconi a Kakà, dalle veline a Woody Allen, da Platone ai talk show con la stessa naturalezza e la stessa disillusione di chi ha capito che per guardare avanti qualcosa bisogna rimettere a posto.

Riccardo Caselli è nato nel 1984. Psicologo sociale, si occupa oltre che di organizzazione e dinamiche aziendali, di musica rock, di yoga e di filosofia schopenhaueriana.

Autore: Riccardo Caselli
Titolo: L’Italia in vacca
Editore: Aliberti
Anno di pubblicazione: 2009
Prezzo: 14 euro
Pagine: 235