Fini: “Il futuro della libertà”. Consigli ai ventenni di oggi

il-futuro-della-libertaL’anniversario della caduta del Muro di Berlino ha offerto lo spunto al presidente della Camera per una lettera aperta alla “Generazione F”. “Il futuro della libertà” (Rizzoli, 2009) analizza il mondo degli ultimi anni.

Quei “consigli non richiesti ai nati nel 1989” sono anche l’occasione per una profonda e concreta riflessione politica sugli errori di ieri e sugli insegnamenti che non solo le nuove generazioni dovrebbero trarne per “riaccendere la speranza, ricostruire il <<sogno italiano>>“.

Spiegare ai ventenni di oggi cosa significava vivere senza quella libertà che troppo spesso oggi diamo per scontata, ripercorrere le faticose conquiste effettuate dalle generazioni precedenti, raccontare ai nati proprio nell’anno in cui il Muro di Berlino veniva a cadere: una realtà a loro ignota. E’ questo lo scopo delle pagine scritte dal presidente della Camera Gianfranco Fini in “Il futuro della libertà“. Non parliamo di un testo fatto di astratti dogmi filosofici , né di un testo scritto in “politichese” ma di parole chiare e affettuose, quasi paterne, verso chi rappresenta il nostro futuro, la Generazione F per l’appunto.

A questi ragazzi egli racconta anni che paiono tanto lontani, pur non essendolo, gli anni della cortina di ferro. E ne emerge una condanna ferma per ogni tipo di totalitarismo e una fede incrollabile nel valore della libertà, quella libertà nata per noi italiani dopo la Seconda Guerra Mondiale ma definitivamente conquistata in Europa grazie alla polvere di quel Muro raso al suolo nell’89. Per Fini “non esiste libertà senza una consapevole assunzione del rischio“. E ancora “in una società libera si convive sempre con l’imprevisto. E’di gran lunga preferibile vivere in una società che sa di essere imperfetta piuttosto che in un mondo abitato da uomini che pretendono di avere la soluzione in tasca per tutti i problemi. Diffidate sempre di chi vi propone una società perfetta.”

Non mancano in questa “lettera aperta” prese di posizione dell’uomo politico sui temi caldi del dibattito odierno come la crisi economica, la necessità impellente di una riforma istituzionale che scaturisca da una nuova fase costituente. E non mancano la condanna della droga, il sostegno all’idea che l’immigrazione fatta di integrazione e non di assimilazione sia una ricchezza, l’esplicita presa di distanza per quello Stato che vorrebbe invadere legiferando la sfera spettante al privato e al privato solamente.

E Fini propone con questa lettera ai ventenni di oggi un patto generazionale e di cittadinanza perché “Il futuro della nostra società dipende da tutti noi, ma in special modo è da voi, dalla vostra generazione che deve venire la spinta più forte al rinnovamento. Dovete fornire fin da oggi un grande contributo di idee, di sensibilità e di passioni alla modernizzazione del nostro Paese. Non ci sono da raggiungere soltanto le mete del benessere. La vera posta in gioco è la libertà, il suo allargamento ad ambiti nuovi, gli ambiti delle libertà civili non meno che delle libertà economiche.

La Generazione Futuro deve impegnarsi per realizzare il nuovo sogno italiano. Dice Fini ai ragazzi dell’89 :”Se quello dei vostri nonni, usciti da una devastante guerra mondiale, fu la costruzione della democrazia e del benessere, se i vostri padri, pur tra tante contraddizioni e non senza eccessi, desiderarono il rinnovamento sociale e la giustizia, ritengo che il vostro sogno potrà essere quello della libertà: la libertà del XXI secolo, la libertà nuova, la libertà senza frontiere e senza barriere, la libertà di costruire in autonomia la vostra vita.

Non dovremmo dire “un mondo nuovo è possibile” ma “un mondo nuovo c’è già. Non è da inventare una libertà nuova, ma da estendere, consolidare e allargare quella che c’è“.

Bellissime pagine in cui emerge chiaramente l’approdo del pensiero politico di Gianfranco Fini quale fermo sostenitore delle libertà e della democrazia e che, pur non dimenticando le difficoltà che il nostro Paese attraversa oggi socialmente ed economicamente, cerca di dare ottimismo e speranza nel Futuro, a condizione che il patto generazionale venga rispettato, dai governanti e dai governati, di qualsiasi generazione essi siano.

La grande speranza che vent’anni fa si irradiò con la caduta del Muro di Berlino oggi si presenta con una luce più fioca e più incerta. Ecco, l’ottimismo della volontà e della ragione dovrebbero spingere oggi la politica europea a riaccendere questa speranza agli occhi dei popoli e a riproporre con forza lo storico obiettivo dell’unione politica”. Perché “L’uomo non può pienamente decidere del proprio destino se non all’interno di una comunità politica che lo veda come protagonista consapevole e attivo.

Gianfranco Fini è stato presidente di Alleanza Nazionale per tredici anni, dalla fondazione nel 1995 fino al 2008. Ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio dei ministri nei governi Berlusconi II e III; nel III è stato anche ministro degli Affari esteri. Dal 30 aprile 2008 è presidente della Camera dei deputati.

Info: Fini parla del suo libro con Sergio Romano e Michele Salvati

Autore : Gianfranco Fini
Titolo: Il futuro della libertà. Consigli non richiesti ai nati nel 1989
Editore: Rizzoli
Anno di Pubblicazione: 2009
Prezzo: 16 euro
Pagine: 168